Cosa ho pensato, fatto, visto, sentito, messaggi nella bottiglia, notizie, curiosità, cose inutili e necessarie, il mio piccolo mondo antico, dal 2005 al 2022. E soprattutto tanta musica, come colonna sonora ma anche come espressione di ciò che non sapevo, non volevo e soprattutto non potevo scrivere. Dal 2023 mi trovate su Facebook (sono un boomer!) come FRANCESCO ZAIO.
venerdì 30 novembre 2012
Non sempre ma qualche volta
Oggi col mio nuovo collega Jack abbiamo concordato che questa canzone degli Stones è il vertice della filosofia occidentale del Novecento :-D
A parte gli scherzi (ma neanche tanto), in effetti poi, senza scendere nella retorica del "chi si accontenta gode" (così così, dice quel tale), la vita è davvero così: non puoi sempre avere quello che vuoi, ma se ci provi qualche volta potresti almeno trovare quello di cui hai bisogno. E scusate se è poco.
domenica 25 novembre 2012
martedì 20 novembre 2012
Uno straniero nella nostra città
Da una settimana mi gira in testa questa canzone del compianto e mai dimenticato Jeffrey Lee. Per ragioni diverse. Ogni tanto (spesso) rispolvero il catalogo Gun Club, uno dei gruppi che più mi ha influenzato ed emozionato (ho imparato a suonare la batteria con "Fire of love"). Il ricordo di un concerto straziante ad Alessandria: eravamo venti persone, e c'era anche Kid Congo alla chitarra; JL era "fuori come un poggiolo" (dicono a Genova), spaziale, il suo punk-blues aveva assurde venature quasi jazz. E poi mi fa ripensare alla sensazione del sentirsi (se non essere proprio) stranieri sempre, ovunque, comunque, anche nella propria città, nella propria terra. Chissà se troveranno mai un posto, una patria, un approdo, tutte le anime in pena di questo mondo. Mi sa di no.
lunedì 19 novembre 2012
La vita a segmenti
Altro che la vita liquida di Bauman, i fili conduttori, le sottili linee rosse, i bioritmi: io quest'anno ho capito, vissuto sulla mia pelle come la vita (la mia, quanto meno) sia da affrontare, valutare, vivere come una serie di segmenti separati, tutti diversi, con un inizio e una fine. Sono sempre io a percorrerli, ma devo affrontarli come se fossero scollegati. Certo, rimane l'esperienza e la memoria degli errori fatti nei segmenti precedenti, ma vedo che è giusto e costruttivo affrontare i cambiamenti come se fosse la prima volta. Perchè ogni lavoro, ogni amore, ogni amicizia, ogni casa, ogni storia personale, privata e pubblica, è diversa e nuova, e non serve a niente fare confronti coi segmenti precedenti, nè immaginare i futuri. Vivere qui e ora, un segmento alla volta, perchè niente è per sempre, e spesso è una fortuna, non solo un destino.
giovedì 15 novembre 2012
Grant Lee Phillips "Soft Asylum (No Way Out)"
In your soft asylum
Come to vanish again
When your thoughts are crushing
And you’re broken again
And you’re broken again
No way in
No way out
You hit the ceiling
No way, not if you won’t let it
Oh you’re trying hard to overcome the feeling
No way in
No way out
In your soft asylum
Wander out of the rain
When you’ve all but given out
And you’re broken again
And you’re broken again 95147.html ]
No way in
No way out
You hit the ceiling
No way, not if you won’t let it
Oh you’re trying hard to overcome the feeling
No way in
No way out
No way out
Only you can save the hero of the story
How much longer can you wait to slay you’re misery
No way in
No way out
You hit the ceiling
No way, not if you won’t let it
Oh you’re trying hard to overcome the feeling
No way in
No way out
No way in
No way out
sabato 10 novembre 2012
Un video da Fenomeni
Finalmente pubblicato su YouTube il video ufficiale dei miei Fenomeni (io sono il basettone che suona la batteria), in concomitanza con l'uscita del long-playing (vinile a 33 giri) "Un vuoto appeso (memorie dalla vita di GL)" per la Psych Out Records. Fenomenale!
venerdì 9 novembre 2012
Cat powerless
Saltato il tour di Cat Power, sob, avevo già i biglietti per Milano. Sapevo che ogni concerto di CP è una incognita, ma così manco l'incognita. Peccato. Mi dispiace anche perchè la ragazza non sta mica bene (fisicamente: mentalmente lo sapevo, ma faceva parte del personaggio). Speriamo bene.
giovedì 8 novembre 2012
C-c-c-c-changes
Da lunedì 12 novembre 2012 (annunciazzione, annunciazziò epocale) lavorerò alla libreria Ubik di Savona, dopo tre brutti anni dove sapete. Trovare/cambiare lavoro alla mia età nel 2012 è stata una impresa, ma ce l'ho fatta. Se passate da Savona (cittadina che amo, a questo punto) sapete dove trovarmi. Tra l'altro la mia nuova libreria ha un calendario fittissimo di incontri ed iniziative molto interessanti, iscrivetevi alla newsletter o chiedete l'amicizia su Facebook.
Buon proseguimento.
mercoledì 7 novembre 2012
Una bella giornata
Svegliarsi e commuoversi ascoltando Obama vincitore che cita gay, handicappati, malati gravi, scuola (sarà anche retorica ma ce ne fossero). C'è un sole che sembra primavera. Vado a pranzo da mia moglie, che amo ogni giorno di più. Vado a fare un giro alla libreria Ubik di Savona, mi compro il nuovo Pennac. Vado a provare con gli Sleeves al Loud del grande Paolo Valenti. E' una bella giornata, oggi. E grazie ad alcune brave persone ora so che ce ne saranno molte altre, in futuro.
lunedì 5 novembre 2012
Chiedi chi erano i Contrattacco
Brava Miriam che hai caricato sul Tubo questo video di "Una guerra dopo l'altra" dei Contrattacco, gruppo punx (con la X!) in cui suonavo la batteria quando avevo il mio buffo mohicano, nel 1984-85. Per quanto ci ho suonato io, i Contrattacco erano Miriam (voce), Gi (chitarra) e Trek (basso). Gruppi di riferimento: Crass, Conflict, Flux of pink indians, Rudimentari Peni, Contrazione. Anarchici, antisessisti, vegetariani, animalisti, antinucleari, antimilitaristi (io feci 20 mesi di servizio militare civile per obiezione di coscienza), vessati non solo dal "Sistema" ma anche dai punks meno "politicizzati": insomma, i PUNX di Genova. Sarebbe bello se qualcuno con la memoria lunga e non offuscata scrivesse qualcosa su questa breve ma intensa stagione della musica e del mondo giovanile genovese (qualcosa lo aveva scritto Diego Curcio). Ricordo come momenti eclatanti il concerto a Brignole contro la mostra navale bellica (alle spalle della batteria un gigantesco Spadolini a cavallo di un missile/cazzo!) e quello a Chiavari, nella chiesa sconsacrata, insieme ai Peggio Punx. Registrammo poche canzoni (i mezzi finanziari erano zero) senza arrivare mai a fare un disco che ora probabilmente varrebbe almeno 100 euro a copia. Ma non era la musica, l'odiato Rock, a essere il fine: la musica era il mezzo per le parole di Miriam e Giacomo, il veicolo per i messaggi disperatamente antagonisti che ci scoppiavano in testa. Uscì anche una fanzine Contrattacco (bellissima) con testi e ragionamenti vari, grafica e illustrazioni in stile Crass/Rudimentari Peni.
Poi Gi se ne andò a Londra, Miriam tornò a Milano, Trek sui monti liguri. Nella mia testa rimangono tanti ricordi confusi che non so se definire bellissimi (non mi divertivo molto, la polizia mi fermava tutti i giorni, a casa pensavano fossi impazzito), però intensi sì. Mi sentivo, nel mio piccolo, un "rivoluzionario", mi sembrava di fare davvero qualcosa contro quel mondo orribile (la minaccia atomica!), frequentando i circoli anarchici (Ferrer e soprattutto Embriaci), mi sembrava di "fare politica", anche solo suonando la batteria il più veloce possibile, anche solo rifiutando le mode e gli stilemi dell'epoca. Ingenuo? Fesso? Avevo 20 anni! E ora, 30 anni dopo, ripenso con orgoglio al fatto di essere stato uno dei Contrattacco.
sabato 3 novembre 2012
La scoperta degli XX
Solo oggi ho scoperto, con imperdonabile ritardo, questo gruppo "nuovo", e mi piace tanto. Era dagli Editors che non rimanevo impressionato da un gruppo "nuovo". Emozionanti e minimali, mi ricordano i Young Marble Giants, i This Mortal Coil, i Cure più crepuscolari, i Cocteau Twins meno barocchi....Insomma: adorabili. Nella playlist 2012, di sicuro.
giovedì 1 novembre 2012
Il Lottatore Mascherato con gli Occhiali.
Oggi presso il fans club del Lottatorecongliocchiali scommessa-dilemma:
la canzone dice
tu non puoi FARMI o FARE quello che vuoi?
Non è una differenza da poco.
Ho scritto a Valerio per estricare la faccenda.
"Com'è bello non essere forte, ma anche forte", già.
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