Il 2014 è stato un annus horribilis, per certi versi: ho perso mio padre, e la mia situazione professionale è stata ondivaga e incerta, anche se piena di soddisfazioni ed esperienze indimenticabili e belle.
Da domani inizio una nuova strada (e quante ne percorrerò, di strade): sono ottimista. Resto sempre nei libri, e in una azienda di cui essere orgoglioso.
Ne riparliamo. Per ora penso, come il Liga, che il meglio deve ancora venire. Ci siamo, dai. Alla faccia di chi mi ha voluto male.
PS Mette i brividi rileggere questo post alla luce di cosa successe la notte: il giorno dopo iniziava il mio nuovo percorso professionale, mentre tantisssimi altri lo vedevano drammaticamente interrotto. Mi ritengo fortunato, graziato direi.
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