Ieri prima giornata al mare 2015: dopo mesi e domeniche di stress ho deciso di dedicarmi a niente, al nulla, al vuoto, respirare e massimo sforzo mangiare un ghiacciolo. Ho "santificato" la festa. Per quanto sia difficile non fare nè pensare a niente senza addormentarmi, questa mia rozza forma di meditazione mi rigenera. Nel vuoto ritrovo pienezza, nel nulla ho tutto quello che mi serve (dovrebbe bastare) per essere sereno, o almeno saggio e meno ansioso. Non voglio fare il buddista zen da strapazzo: dico solo che trovo conforto in questi momenti di apparente eternità. Momenti in cui la vita ritorna a splendere nella sua magica bellezza.
Poi basta che il treno al rientro faccia un ritardo di un'ora e mezza per scendere da certe nuvole, peró...