Cosa ho pensato, fatto, visto, sentito, messaggi nella bottiglia, notizie, curiosità, cose inutili e necessarie, il mio piccolo mondo antico, dal 2005 al 2022. E soprattutto tanta musica, come colonna sonora ma anche come espressione di ciò che non sapevo, non volevo e soprattutto non potevo scrivere. Dal 2023 mi trovate su Facebook (sono un boomer!) come FRANCESCO ZAIO.
martedì 29 settembre 2015
Il peso del mondo
Keep a light on those you love,
They will be there when you die,
Baby there's no need to fear,
Baby there's no need to cry,
Every little piece in your life
Will add up to one
Every little piece in your life
Will it mean something to someone
You've fused my broken bones,
Back together and then,
Lift the weight of the world,
From my shoulders again,
Every little piece in your life
Will add up to one
Every little piece in your life
It will mean something to someone
Every little piece in your life
Will add up to one
Every little piece of your life
Will mean something to someone
You touch my face
God whispers in my ear
There are tears in my eyes
Love replaces fear
Touch my face
God whispers in my ear
There are tears in my eyes
Love replaces fear
Fear
Every little piece in your life
Will add up to one
Every little piece in your life
Will mean something to someone
Every little piece in your life
Will add up to one
Every little piece of your life
Will mean something to someone
lunedì 28 settembre 2015
Asocial network
Ho "lasciato" anche Instagram. Sono proprio refrattario ai "social", dopo un po' ne divento quasi dipendente, e tutto anche senza seguire nessuno (mi seguivano in 280, però). Le mie foto le pubblicherò qui, magari con commenti più articolati. Chiedo scusa ai miei "seguaci", ma proprio non ci sto dentro, e ho troppe cose da fare più importanti che stare a postare foto e vedere a chi piacciono. Hasta la vista.
giovedì 24 settembre 2015
Vivere e morire ai tempi di Facebook
La notizia del giovane suicida vittima di bullismo in rete (vedi qui) mi ha molto colpito. La realtà virtuale che uccide la realtà quotidiana. Il potere di Facebook, e come abbia modificato la comunicazione con gli altri e perfino la percezione di se stessi. Quante persone (anche io nel 2011-12) vivono due vite parallele, la reale e quella su Facebook. La reale che va su Facebook quasi in diretta (i selfie, le foto al cibo che si mangia) e quella su Facebook che inquina, distorce e violenta la reale.
Una cosa è dire una cosa in faccia e fare un gesto concreto, e un'altra è scriverla e simularlo su uno schermo. Ci vogliono un coraggio e un senso di responsabilità che lo schermo volatilizzano: puoi sempre cancellare, cestinare, rimuovere con un clic.
Da quando non sono più su Facebook la mia vita è cambiata in meglio, soprattutto perchè il tempo che dedicavo a fb è andato a persone e cose realmente importanti. A 51 anni non ho più così tanto tempo da sprecare.
martedì 22 settembre 2015
La sottile corda bianca
Qualcuno se li ricorda? Rispolverati stasera grazie a una citazione del mio amico luese Stefano, quanto erano grandi: poetici, minacciosi, aspri, psichedelici, taglienti, energici e malati allo stesso tempo.
Ricordo che coi Lost dovevamo fargli da spalla all'Acquasola a Genova, insieme a Sleeves e gli Afterhours, che all'epoca cantavano ancora in inglese (io avevo cominciato a fare testi in italiano e Agnelli mi segò: "La musica rock non va bene con l'italiano". Poi qualche tempo dopo ci ripensò). Non fu possibile fare il soundcheck, e allora rinunciammo per andare a saccheggiare il ricco alcolico buffet dei TWR, hahaha.
Loro fecero un concerto indimenticabile. E restano ancora un vertice del rock americano del secolo scorso.
(Grasia Stevu!)
mercoledì 16 settembre 2015
martedì 15 settembre 2015
Le classifiche del 1983
Ora, non è per fare il cinquantenne nostalgico ex punk, ex dark, ex niente, ma nel 1983 se guardavi Top of the Pops ti capitava Siouxsie che fa Dear Prudence dei Beatles con un Robert Smith "fuori come un poggiolo" (dicono a Genova) con una chitarra Vox lussuriosa.
Chi va, chi c'è a Top of the Pops ora?
lunedì 14 settembre 2015
Pietre stratosferiche
Sun turnin' 'round with graceful motion
We're setting off with soft explosion
Bound for a star with fiery oceans
It's so very lonely
You're a 100 light years from home
We're setting off with soft explosion
Bound for a star with fiery oceans
It's so very lonely
You're a 100 light years from home
Freezing red deserts turn to dark
Energy here in every part
It's so very lonely
You're 600 light years from home
Energy here in every part
It's so very lonely
You're 600 light years from home
It's so very lonely
You're a 1000 light years from home
It's so very lonely
You're a 1000 light years from home
You're a 1000 light years from home
It's so very lonely
You're a 1000 light years from home
Bell flight 14 you now can land
See you on Aldebaran
Safe on the green desert sand
It's so very lonely
You're 2000 light years from home
It's so very lonely
You're 2000 light years from home
See you on Aldebaran
Safe on the green desert sand
It's so very lonely
You're 2000 light years from home
It's so very lonely
You're 2000 light years from home
sabato 12 settembre 2015
L'ultimo blues
Su YouTube trovate tutto il mio disco "pavesiano" del 2008, se volete ripescarlo e l'avete perso (o non lo avete mai sentito).
giovedì 10 settembre 2015
Un anno dopo
Un anno dopo la morte di mio padre, volevo scrivere cosa mi ha insegnato la sua dipartita, cosa è rimasto, cosa è andato perduto. Ma poi sono rimasto immobile davanti al pc, con un piccolo nodo nella gola, e ho lasciato perdere: sono cose troppo profonde, direi arcaiche, difficili da esprimere persino a se stessi, figuriamoci a un pubblico, un orecchio estraneo. Meglio stare zitti, spesso. "Sta cittu, ca l'è mey".
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