giovedì 30 giugno 2016

Come in un quadro di Escher


Giugno è stato davvero un mese fatto di giorni strani, a volte speciali, a volte assurdi, a volte luminosi, a volte (più spesso) bui. Un po' come il clima: l'estate è esplosa solo adesso, alla fine del mese: ci sono stati tanti giorni di nuvole, sopra (e dentro) la mia testa.
Mio figlio che fa l'esame di maturità è sicuramente un "giro di boa", una tappa, un importante gradino di una scala che non capisco dove va, e neanche se scende o sale, come in un quadro di Escher, in cui continuo tenacemente a camminare, senza fermarmi mai, senza uscirne mai.

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