Cosa ho pensato, fatto, visto, sentito, messaggi nella bottiglia, notizie, curiosità, cose inutili e necessarie, il mio piccolo mondo antico, dal 2005 al 2022. E soprattutto tanta musica, come colonna sonora ma anche come espressione di ciò che non sapevo, non volevo e soprattutto non potevo scrivere. Dal 2023 mi trovate su Facebook (sono un boomer!) come FRANCESCO ZAIO.
lunedì 5 febbraio 2018
Made in Italy
Il nuovo film di Ligabue è molto meno "musicale" e più drammatico del Radiofreccia che mi piacque tanti anni fa: storia e ambientazione credibile, bravi attori (la Smutniak su tutti), alcune scene hanno toccato alcune mie ferite profonde (su tutte il rapporto col padre e la perdita del lavoro), ma tutto il film è un onesto e brillante quadretto della mia generazione, in questa strana Italia del 2018, in cui tutto è così difficile, se si ha un minimo di sensibilità e di etica.
Consigliato, soprattutto se si naviga fra i 40 e i 55 anni.
P.S. Sentire risuonare Song to the siren (fatta dai Cocteau Twins) in una delle scene più drammatiche: erano anni che non piangevo così al cinema.
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