The
Handsome Family, Savona - 12 ottobre 2018.
Lo confesso: io la Handsome Family
l'ho conosciuta grazie alla sigla di True Detective (la prima serie col
favoloso Matthew McConaughey), e penso di essere uno dei tantissimi.
La bellissima Far
From Any Road diventò, fra l'altro, la sigla di
apertura dei concerti di Guns N'Roses e Springsteen, per dire il livello di
notorietà della canzone. Confesso anche che, da vecchio rozzo punkettaro,
ho sempre avuto un po' di ignorante diffidenza verso il
genere country-bluegrass (e il folk in genere). Poi per fortuna sono
arrivati Johnny Cash, Billy Bragg e Mark Lanegan a distruggere il
mio pregiudizio sul country come "il liscio degli americani".
La comunicativa 'gotica'
della Handsome Family
Dopo (e nonostante) questa socratica confessione di
ignoranza storica, sono andato a vedere con grande curiosità la Bella
Famiglia al Raindogs di Savona. Il duo Brett-Rennie Sparks era
accompagnato da un batterista efficace e funzionale con percussioni
varie e un chitarrista davvero notevole nei suoi assoli e nell'uso
della lap steel (spesso usando l'e-bow, cosicché sembrava una tastiera).
Ogni brano era introdotto con aneddoti vari dalla
dolce-ma-inquietante Rennie (che alterna basso-ukulele e banjo),
comunicatività che ha reso molto piacevole la serata e
"alleggerito" l'atmosfera creata dalla musica e dai testi
della Family, spesso degni di Richard Ford e Sam
Shepard, quando non di Stephen King e David Lynch. Qualcuno li
ha descritti come "Hank Williams meets Edgar Allan Poe", e
mi sembra una definizione quasi perfetta. Spesso le canzoni erano
riassunte tramite coppie di sostantivi: "questa è una canzone su caffè
e suicidio" o "serpenti e whisky".
Far From Any Road è l'ovvio clou
della serata
L'attesa Far From Any Road (il pezzo che ha cambiato la vita
ai coniugi Sparks) è stata presentata come quello che doveva essere il
tema di The Big Bang Theory (risate del pubblico) , per poi
essere eseguita in una straniante versione quasi bossa nova.
Probabilmente sono stufi di suonarla come Dylan con Blowin' In The
Wind.
The Handsome Family: a suo modo
una "Bella Famiglia"
Brett Sparks ha suonato da seduto, visibilmente stanco e
appesantito dall'alcool, a volte biasimato con affetto dalla moglie
("There is so much darkness in your heart") quando
dimenticava le parole o aveva momenti di esitazione o cazzoneria (che
grazie al cielo sono stati pochissimi). Ma quando Brett tirava fuori
il suo vocione cashiano
fondendolo con Rennie abbiamo sentito un sontuoso alt-country
gotico, malinconiche murder ballads e scintillante folk-rock, una
musica dark e celestiale allo stesso tempo. Si camminava nelle
sabbie mobili ma l'anima svolazzava nel cielo (se rendo l'idea).
Bellissime Gold, The Loneliness of Magnets, Weightless Again, Frogs,
My Sister's Tiny
Hands, la beatlesiana Octopus, il finale hillbilly di In the Air
(con citazione di Viva Las Vegas di Elvis).
P.S. Complimenti e ringraziamenti al Raindogs di
Savona che riesce a proporre concerti di questo livello. Consiglio a
tutti di tenerne d'occhio la programmazione su Facebook o su raindogshouse.com (prossimamente Dan
Stuart, Nashville Pussy, Fleshtones...).
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