Cosa ho pensato, fatto, visto, sentito, messaggi nella bottiglia, notizie, curiosità, cose inutili e necessarie, il mio piccolo mondo antico, dal 2005 al 2022. E soprattutto tanta musica, come colonna sonora ma anche come espressione di ciò che non sapevo, non volevo e soprattutto non potevo scrivere. Dal 2023 mi trovate su Facebook (sono un boomer!) come FRANCESCO ZAIO.
sabato 24 agosto 2019
mercoledì 21 agosto 2019
domenica 18 agosto 2019
giovedì 15 agosto 2019
Buon Ferragosto
Fai una chiave doppia
Della stessa porta
Per qualunque cosa storta
Si presenterà
Dopo aver comprato
Dei lucchetti nuovi
Per la tua finestra
Puoi partire
Io sto qua
A giocare fra le sponde
Con le pozzanghere profonde
Buttando l'amo nell'acquario
Della mia fantasia
Finisco sul pulmino
Dei miei vecchi ricordi
Ma il campo sportivo
L'ha inghiottito l'edera
Seguendo ancora il fiume
Traggo su un cartone
Piove
Mi riparo
Dietro un'edicola
Ho della sabbia nelle tasche
E delle spighe sulle calze
Uno straniero che si fida
Della mia compagnia
È stato un temporale
Pigro e passeggero
Ed il sole è su che brucia in cielo
E sulle tegole
Ma non avevo visto mai un arcobaleno
Essere centrato in pieno
Da una rondine
Come un lampione che si accende
In pieno giorno inutilmente
Aspetto il sasso
E chi così mi spegnerà
Con il sorriso sulla fronte
Tra le pozzanghere profonde
Rimango a largo nell'acquario
Della mia fantasia
lunedì 12 agosto 2019
Linee parallele
What's the immaterial substance
That envelopes two,
That one perceives as hunger
And the other as food.
I wake in tangeled covers,
To a sash of snow,
You dream in a cartoon garden,
I could never know.
Innocent imitation, you are cast in gold,
Your image a compensation for me to hold.
Parallel lines, move so fast,
Toward the same point,
Infinity is as near as it is far
domenica 11 agosto 2019
Prima che scompariamo
Time ain't nothing if it ain't fast
Taking everything that you ever had
And giving nothing in return
But a cold bed in a quiet earth
But there's a door in every cell
A pearl inside of every shell
How hard can it be
To share your love with me?
How hard can it be
To rise with me each morning
How long when it feels like
We'll live forever I fear
That time will hide the years
Life ain't nothing if it ain't hard
It'll show you who you truly are
Knock you down when you get too tall
Till you spun around in a free fall
But somewhere out there past the storm
Lies the shelter of your heart
So how hard can it be
To share your love with me?
How hard can it be
To rise with me each morning
How long when it feels like
We live for ever i fear
Like we were never here
So hold on tightly my dear
I'm not one to waste my time
Searching for something lightning
Somewhere out there lies the stone
Lies the shelter
Of your heart
So how hard can it be (how hard)
To share your love with me?
How hard can it be
To rise with me each morning
How long it feels like
We will live forever
But I fear
That time can hide the years
Like we were never here
So hold on tightly my dear
Before we disappear
Before we disappear
sabato 10 agosto 2019
Summertime, and the livin' is not so easy
Come ogni anno, arrivo alle vacanze in Sardegna con la batteria quasi scarica. La ricaricherò, come sempre. Sarà un'estate molto particolare, questa: per la prima volta da 20 anni saremo soli, io e mia moglie, senza figli. Il tempo passa eh. Ma sono ottimista, e ho molte buone ragioni per esserlo.
Buone vacanze.
venerdì 9 agosto 2019
lunedì 5 agosto 2019
I miei tormentoni estivi
non sono reggaeton, dance, indie, pop. Per ora, quest'anno, il mio è il nuovo singolo di Iggy Pop.
A ognuno i suoi tormentoni (e i suoi tormenti).
domenica 4 agosto 2019
Le parole sono importanti
Uno dei miei filmoni dell'anno, sia per la storia (vera), sia per i "contenuti", sia per le emozioni che trasmette, sia per la pazzesca prova d'attore di Sean Penn.
Visto ieri sera all'aperto, nella cornice di Palazzo Ducale (viva il cinema all'aperto d'estate!), età media degli spettatori 60 anni. Ahimè, in quel target lì sono, che mi piaccia o no.
sabato 3 agosto 2019
Il silenzio è un lusso
Ieri, a causa dei treni cancellati per maltempo (a Brescia mi sono beccato una specie di tornado), ho dovuto prendere un costosissimo Frecciarossa prima classe business. Mentre conversavo amabilmente con l'architetto Andrea, con cui ho condiviso la giornata campale, un signorotto senza parlare ci ha indicato il cartellino della foto, zittendoci.
Da questo episodio deduco che il silenzio è una merce di lusso, per pochissimi. Per averlo si spendono fior di quattrini, quando basterebbe (come faccio/feci io) andare su una scogliera in Sardegna o in una vigna in Monferrato. Certo: lì non c'è l'aria condizionata e poltrone larghe un metro e mezzo. Ma ne deduco un'altra cosa: che si può essere ricchissimi anche quando non si ha nulla se non la propria esistenza e un minimo di sensibilità.
venerdì 2 agosto 2019
giovedì 1 agosto 2019
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