martedì 7 aprile 2020

Gli amori solitari degli Anaïs














All'interno di questo articolo sul sito del Secolo XIX si può vedere ed ascoltare come abbiamo coverizzato in modalità lockdown la deliziosa Amoureux solitaires di Liò...

Genova – Durante questo periodo di emergenza vi proponiamo un giro virtuale tra le realtà genovesi che nonostante la quarantena tengono viva l'offerta artistica e culturale. Ad ogni protagonista abbiamo chiesto di "tenere aperto", offrendoci un contenuto video in linea con la sua proposta. La ventesima tappa ci porta ad ascoltare la musica degli Anais, duo genovese composto da Vera Vittoria Rossa e Franco Zaio. Anais sta lavorando da tempo ad un nuovo album dal titolo Emily Dickinson (because I could not stop for death), progetto che utilizza in musica i versi della poetessa statunitense.

«L’idea di usare le poesie della Dickinson come testi per le canzoni risale al lontano 1997, quando il disco dei SYBIL si aprì con la mia “Good Morning Midnight” - ci spiega Frano Zaio - Dal 2017 abbiamo iniziato come Anais a lavorare sulle poesie di Emily: piano piano ho registrato tutte le basi, uno strumento alla volta, allo Studio K di Bernardo “Berna” Russo, mentre Vera si è occupata dell’interpretazione vocale delle poesie diventate melodie e delle melodie diventate poesie».

Il lockown ha rimandato l'uscita del progetto che avrebbe dovuto essere pubblicato inizialmente in edizione limitata con 60 copie numerate su formato tape. Per ingannare il tempo della quarantena Anais ci ha offerto la cover di "Amour solitaire", brano della musicista belga Lio. Per il duo la musica è una presenza quotidiana anche in isolamento: «Io lavoro da remoto soprattutto la mattina. Il resto poi sono film e tanta musica, suonata e ascoltata. Nonostante la mia professione in questo periodo non "ho testa" per leggere libri. Avrei tante piccole/grandi cose arretrate da fare in casa, ma poi finisco sempre per imbracciare la chitarra, il tempo vola con la musica - continua Franco - Penso che quando non sarà più necessario il distanziamento sociale ci sarà una gran voglia di contatto umano concreto, aggregazione, musica e spettacoli dal vivo, nonostante le grandi difficoltà economiche. Perché ci siamo resi conto con la quarantena che la realtà di persona è molto meglio della realtà virtuale».

La voce del gruppo, Vera Vittoria Rossa, ha una storia personale che può essere d'esempio per tutti in questo periodo denso di paura per il futuro: «L’anno scorso, proprio un anno fa, sono stata operata di un carcinoma. Quando stai per essere operato di un tumore maligno non sai nulla di quello che succederà dopo: quali cure? Quali conseguenze? Per quanto tempo? Ecco, ironia della sorte quest’anno viviamo collettivamente quel sentimento di disorientamento, di paura, di non sapere quando tutto finirà, di fiato sospeso».

La forza per lottare è ora una priorità comune: «Non lasciamoci paralizzare dalla paura, isolandoci anche psicologicamente oltre che fisicamente. Proviamo a restare umani in una condizione che non è congeniale all’umano. Proviamo a fare comunità anche da qui, a includere l’altro nei nostri pensieri. Senza fiducia in noi e negli altri, il virus avrà gioco facile e continuerà a predominare nelle nostre esistenze anche quando, si spera presto, sarà arginato - continua Vera - Ci sarà quello che nel tumore è il timore della recidiva: saremo ancora spaventati a lungo dal virus, anche a livello fantasmatico. Confido che si possa trovare una nuova dimensione della musica dal vivo per poterla sdoganare nella famosa fase 2 dell’emergenza Covid. La musica senza la gente è un fucile carico senza grilletto. Il lockdown per un soffio ha impedito lo svolgimento di un nostro concerto con gli En Roco: è nella nostra wishlist da allora». Per restare aggiornati sulla musica degli Anais si possono visitare i profili Facebook e Instagram.

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