Quando viene meno un personaggio della nostra infanzia, quando andiamo al funerale e rivediamo parenti e vecchi amici obliati dalla lontananza delle strade intraprese e percorse, ci passa davanti tutta la nostra vita, che sta passando così velocemente e inconsapevolmente, spolveriamo i ricordi, più o meno confusi e mistificati, e "ci torna su" il bambino che tutti (volenti o nolenti) custodiamo o nascondiamo dentro. Chi lo custodisce attinge alla sua gioia di vivere, ai suoi stupori, alla sua innocenza, alla sua insaziabile curiosità, alla sua instancabile voglia di giocare. Chi lo nasconde è perchè quel bambino non era molto gioioso nè fonte di ispirazione attuale. L'importante è non ucciderlo mai, quel bambino, non dimenticarcelo, ricordarci che lo eravamo, e che forse, da anziani, lo ritorneremo ad essere.