Cosa ho pensato, fatto, visto, sentito, messaggi nella bottiglia, notizie, curiosità, cose inutili e necessarie, il mio piccolo mondo antico, dal 2005 al 2022. E soprattutto tanta musica, come colonna sonora ma anche come espressione di ciò che non sapevo, non volevo e soprattutto non potevo scrivere. Dal 2023 mi trovate su Facebook (sono un boomer!) come FRANCESCO ZAIO.
giovedì 20 febbraio 2014
martedì 18 febbraio 2014
sabato 15 febbraio 2014
I Fenomeni - Acqua Sporca
Dal nuovo microsolco del complesso di bitt psicadelico de I Fenomeni (vedi qui ) la versione riambientata a Genova di Dirty water degli Standells. Un inno per "capelloni", un riempipista, un disco da consumare nel mangiadischi.
venerdì 14 febbraio 2014
Bau bau Freak
Mi stava tanto simpatico, Freak Antoni. Penso che sia stato parecchio sottovalutato, e frainteso. Il "rock demenziale" degli Skiantos musicalmente non era certo granchè, ma i testi e l'attitudine erano grandi, intelligenti, sarcastici, anticonformisti, anti-intellettualististici, erano punk, in una parola. Meritavano ben altra fama. Non c'è gusto in Italia ad essere intelligenti (diceva Freak): conviene far finta di esserlo. Perchè "la fortuna è cieca ma la sfiga ci vede benissimo".
martedì 11 febbraio 2014
Selfie ergo sum
Facciamo e abbiamo troppe foto. Ora che si possono vedere anche senza "svilupparle" (stamparle) accumuliamo un fiume (a volte una fogna) di immagini, nei pc, sui telefonini, nella testa. Come spesso accade, la quantità inficia la qualità. Una volta ci pensavi tre volte prima di fare una foto, la dovevi fare bene, doveva essere "bella", per meritare di essere messa su carta. E anche noi spesso avevamo ritrosia a farci fotografare: sia perchè non ci sentivamo-vedevamo belli, sia perchè la nostra vita non aveva bisogno di immagini per esistere, per scorrere, per manifestarsi, per comunicare. Tralasciando il valore artistico-estetico delle immagini, oggi il "selfie" (l'autoscatto) sembra essere una forma di autocertificazione di esistenza sociale condivisa (soprattutto virtualmente). Conosco persone che fotografano e postano sui social networks la loro vita reale quasi in diretta. Perchè? Forse per esibizionismo, ma anche per avere delle gratificazioni che la realtà "materiale" non da'. Come a dire: Vi piaccio? Vi piace quello che faccio? Almeno a voi, piace?
lunedì 10 febbraio 2014
Non si torna, nè si guarda indietro
Questa stupenda canzone inedita di Johnny Cash (album in uscita a marzo) insegna come sia inutile quando non dannoso tornare sui propri passi. Molti degli errori che facciamo, molti dei fraintendimenti che abbiamo vissuto: non sono rimediabili. Cash dice: sarebbe bastato un minuto per portare indietro le lancette del tempo, e io soggiungo: ma dopo quel minuto è inutile riprovarci. Andare avanti, e pazienza, peccato, se lasciamo danni, rottami, ferite, sia nostre che altrui, nel percorso. Non si può guidare guardando solo lo specchietto retrovisore. Bisogna guardare-andare avanti, e contare fino a 100, prima di (ri)commettere errori di valutazione o espressione, e anche stare molto attenti a quanto ci si presenta davanti (ieri sera per esempio un guard rail divelto da un anziano addormentatosi alla guida in autostrada).
sabato 8 febbraio 2014
Tutta una vita dietro, e davanti?
E' necessario scrivere una domanda,
e alla domanda allegare il curriculum.
A prescindere da quanto si è vissuto
il curriculum dovrebbe essere breve.
E' d'obbligo concisione e selezione dei fatti.
Cambiare paesaggi in indirizzi
e malcerti ricordi in date fisse.
Di tutti gli amori basta quello coniugale,
e dei bambini solo quelli nati.
Conta di più chi ti conosce di chi conosci tu.
I viaggi solo se all'estero.
L'appartenenza a un che, ma senza un perché.
Onorificenze senza motivazione.
Scrivi come se non parlassi mai con te stesso
e ti evitassi.
Sorvola su cani, gatti e uccelli,
cianfrusaglie del passato, amici e sogni.
Meglio il prezzo che il valore
e il titolo che il contenuto.
Meglio il numero di scarpa, che non dove va
colui per cui ti scambiano.
Aggiungi una foto con l'orecchio scoperto.
E' la sua forma che conta, non ciò che sente.
Cosa si sente?
Il fragore delle macchine che tritano la carta.
giovedì 6 febbraio 2014
Esplosivo! Il nuovo microsolco dei Fenomeni!
Oh basta la', finalmente e' uscito un nuovo disco che mi vede tra i protagonisti: questo ESPLOSIVO 45 giri (rigorosamente in vinile, che, scherziamo?) contiene due nuove tracce dei miei Fenomeni, il complesso di bitt psicadelico in cui mi pregio di suonar la batteria e far qualche coro. Due bombe innescate negli anni 60 da Litter e Standells che i Fenomeni riaccendono con una traduzione in italiano fedele all'originale. Il riempipista delle prossime serate bitt e' gia' disponibile on line su areapirata.com, e precisamente qui. Prossimamente ai rarissimi eventi-concerto dei Fenomeni, o se incontrate un Fenomeno per strada. Esplosivo! :-)
martedì 4 febbraio 2014
Le radici nel cielo
"La testa fra le nuvole? Occasioni sprecate? Inconcludente e troppo autocritico? Sei come un albero che ha le radici nel cielo (e dal cielo ricavi nutrimento e forza) e i suoi fiori e frutti li produce sottoterra, dove nessuno li puo' vedere ne' apprezzare, dove marciranno, dimenticati e sconosciuti."
lunedì 3 febbraio 2014
domenica 2 febbraio 2014
Metti una sera con Forest Pooky
Ieri memorabile serata Anais + Forest Pooky, all'Osteria da u-Neo a Sestri Ponente (se siete in Liguria tenete d'occhio questo microlocale, che propone continuamente ottima musica). Tenete d'occhio anche il simpatico Forest. Non è vero che a Genova non succede mai niente, non viene mai nessuno. E' vero invece che l'audience genovese è molto scettica, cinica, a volte snob. E ne sanno qualcosa Disorderdrama e tutti quelli che cercano (o hanno cercato) di "portare" musicisti fuori dal mainstream a Genova. E ieri vi siete persi una gran bella serata (con finale a sorpresa: Fabio, gestore del locale, che fa blues all'armonica con gli Anais...).
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