lunedì 31 ottobre 2016

A volte mi vergogno
















Quando vedo alla televisione certi drammi come il terremoto o le tragiche odissee dei migranti (vedi la vicenda del Baobab di Roma), mi vergogno delle mie paturnie personali, dei miei rovelli da occidentale col pavimento fermo sotto i piedi, un tetto che non crolla, un mare che non ti inghiotte. Forse non è neanche giusto, nei momenti difficili, pensare a chi sta davvero male, però aiuta a dare una dimensione diversa ai nostri "problemi", una visione più aperta e completa, un sospiro, perfino un sorriso. Il passo successivo sarebbe aiutare, dare una mano, ma siamo troppo presi dal nostro piccolo(borghese) mondo antico.
E domani ci arrabbieremo per la coda in tangenziale, per i treni in ritardo, per l'autobus affollato, per i piccoli fallimenti, le piccole cattiverie, e la grande stanchezza fisica e mentale che la nostra routine ci infonde.

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