mercoledì 9 novembre 2016

"Il bel tacer non fu mai scritto"


diceva sempre mia nonna. Quante volte non abbiamo trovato le parole, e non abbiamo avuto la risposta pronta. Quante volte queste parole non dette ci hanno tormentato dentro la testa, come un vento fastidioso. Quante volte invece le parole le abbiamo trovate e buttate fuori (dette/scritte) troppo precipitosamente, e come vorremmo non averle mai dette nè scritte.

Nei silenzi trovo e sento tutte le parole di cui ho bisogno, nelle parole trovo e sento troppi silenzi e troppe cose prive di valore e significato.

Ogni tanto mi chiedo se ha senso e beneficio continuare a parlare e scrivere (anche qui), senza mai essere certi che ci sia qualcuno che davvero ci legge e ci ascolta, e non "gente a cui non interessa se vivo o muoio", come si lamentava Morrissey nel secolo scorso.

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