lunedì 22 agosto 2005

Bob Mould

E' uscito, e sto consumando, il nuovo disco di Bob Mould, che per la mia vita è un personaggio fondamentale, fin dai tempi di "Zen arcade", monumento punk evoluto i cui testi parlavano...di me (20 anni fa!). Il loro concerto che vidi a Torino fu storico, travolgente. Erano i tempi di "Warehouse", il disco sull'onda del quale ho iniziato a scrivere canzoni. Poi venne la dolente carriera solista, i "Poison years", e anche lì la mia vita, il mio essere aveva un riflesso, un suono, una voce. Poi il progetto Sugar, più power-pop, entusiasmante. Infine i dischi tutto-da-solo, tutti emozionanti, tranne "Modulate", un po' pasticciato nella sua elettronica. Nell'ultimo "Body of song" troverete cavalcate che i Foo Fighters non riescono a fare, ballate che i REM non sanno più fare, a parte due pezzi in stile Modulate, meno convincenti. Last but not least, ho iniziato a bloggare dopo aver visitato il blog di Bob, bellissimo (http://modulate.blogspot.com). Basta e avanza per considerarlo una delle persone più importanti della mia vita, direi.

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