Ha ragione il mio vecchio amico Marcello: purtroppo non abbiamo la funzione "svuota cestino" nelle nostre anime. Cosi' ci scaviamo dentro, e piu' andiamo a fondo e piu' spazzatura troviamo: veleni, rifiuti tossici, scorie radioattive, delusioni, umiliazioni, rabbie inespresse, amori buttati, cose non dette, sogni non realizzati, progetti non compiuti...Ed e' tutta roba non riciclabile, altro che "Recycle bin"! O forse si': si possono buttare fuori, esprimerla artisticamente/culturalmente: con musica, fotografia, pittura, cinema, poesia, danza...Oppure bruciarla annichilendosi fisicamente, con lo sport, oppure col sesso, e fare del corpo un tempio, non una discarica (ben camuffata).
Forse si sta meglio ad essere un po' piu' superficiali. Come diceva quel tipo di Lu, i tre piaceri della vita sono nella pelle: riempirla, svuotarla, farla andare su e giu'. Burp! Salute!
Com'era la canzoncina? "Voglio un pensiero superficiale che renda la pelle splendida / Passo le notti nero e cristallo a sceglier le carte che giocherei / A maledire certe domande che forse era meglio non farsi mai" (Manuel Agnelli, o' filosofo). A proposito: il nuovo disco degli Afterhours e' gia' uno dei top del 2005, in casa Zaio. Anche Luana lo ascolta ripetutamente: dovrei preoccuparmi? No, anche perche' e' uno dei momenti di maggiore felicita' della nostra coppia. Comunque adesso esce il nuovo Oasis, e la festa continua! Sex and love and rock'n'roll, is all my brain and body need...
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