Cosa ho pensato, fatto, visto, sentito, messaggi nella bottiglia, notizie, curiosità, cose inutili e necessarie, il mio piccolo mondo antico, dal 2005 al 2022. E soprattutto tanta musica, come colonna sonora ma anche come espressione di ciò che non sapevo, non volevo e soprattutto non potevo scrivere. Dal 2023 mi trovate su Facebook (sono un boomer!) come FRANCESCO ZAIO.
lunedì 27 febbraio 2006
Buongiorno lettino
Ho deciso che vi metterò al corrente anche dei libri che leggo, non solo per il Bollettino Letterario interno Feltrinelli. L'ultimo è "Buongiorno lettino", di Corinne Maier, francese brillante e colta che avevo già apprezzato per "Buongiorno pigrizia" sul mondo del lavoro in ufficio. Qui però, a dispetto del titolo, si parla soprattutto di Lacan e del Freud da cui Lacan prende le mosse, e non della psicoanalisi in genere come era pensabile (il titolo originale in effetti era "Lacan sans peine"...). Che dire: ho ri-scoperto Lacan, per quanto criptico e sfuggente, e per quanto siano snob e settari i "lacaniani" genovesi. Uno che ai sessantottini di Parigi rifiuta sostegno finanziario dicendo "La rivoluzione sono io" è abbastanza un idolo, no? E poi tante altri intuizioni/conclusioni su quel casino che abbiamo dentro. Niente male. Cibo per la mente. Ci vuole però anche il sole, e l'acqua. Ne riparliamo dopo la settimana bianca a Pejo. :-)
martedì 21 febbraio 2006
Le montagne russe dell'umore
Lo confesso: ogni tanto, raramente, per fortuna, ho dei down tremendi. Sabato scorso, per esempio. Come sulle montagne russe, la vertigine di scendere, sembra di morire, senza ragione apparente, e poi, faticosamente, si risale. Si trovano delle buone spinte, delle ragioni, dei piaceri, per tirare avanti. L'amore di una donna, lo sguardo stupito o il sorriso di un figlio, una giornata di sole, una poesia, una canzone, un bel film (ieri ho visto Sideways), gli occhi commossi di un genitore, gli amici. A volte invece sembra che tutto questo non abbia valore, non esista, e allora è dura anche solo svegliarsi la mattina. Per fortuna succede raramente. Ma succede. Ho sempre detestato i luna-park e il carnevale. Per fortuna a pasqua si rinasce, si risorge. O no? Ma sì, dai.
venerdì 17 febbraio 2006
Cantare Cesare Pavese
Ho registrato le parti vocali dell'ormai mitologico cd sulle poesie di Cesare Pavese autorizzato ufficialmente dalla Einaudi, che coraggio che ho avuto. Ossia: ci siamo quasi. Mixaggio, spedisco qualche demo (Manifesto e pochi altri, Ciampi, festival poesia Genova), e se non mi caga nessuno autoproduco (stavolta seriamente, con stampa professionale per quanto limitata in numeri), no problem.
Che dire, è talmente bello che mi spaventa, sto disco. Quasi mi viene voglia di nasconderlo, mi incazzo se non viene apprezzato, ma è sbagliatissimo agire così: buttare fuori, con orgoglio e faccia di culo (alla faccia di tromboni e cantautori pallosi), e poi non si sa mai. Anche se ho paura che sia un epitaffio (con certi testi, poi...). Ma dico sempre così, poi ci ricasco sempre, nel fare musica, in qualche modo. Musicalmente ci sento i primi Cure (Faith e 17 seconds) più nervosi e meno depressi (ci pensano già le parole...), Beatles (certi cori), Velvet, Walkabouts, Zincoblenda...boh, il mondo sentirà. Entro marzo il demo. Curiosi?
giovedì 16 febbraio 2006
Matrimoni e funerali
Sono andato al funerale del papà del mio vecchio amico Andrea, best Fender in town. Un gelido lunedì mattina. Forse non era così freddo, era l'occasione a far raggelare dentro. E non ho sentito presenza di Dio, in quella chiesa alla Foce. E' un mito a cui ci si appoggia per non cadere, mi sa. Andrea era rigido come un merluzzo. Sono felice ed orgoglioso di esserci stato. Se c'è una cosa che non mi perdono nel passato è il non essere stato vicino ad alcuni amici in certi momenti (Aldo, Luca, Marco). Chissà come reagirò io. Mi viene in mente "Hardly getting over it" degli Huskers. E mi è venuto in mente come la vita sia segnata dalle feste, dalle cerimonie, dai riti: 10 anni di feste, 10 anni che si va ai matrimoni, qualche battesimo (pochissimi), poi si comincia coi funerali dei genitori. Alla fine il periodo dei funerali dei coetanei. Allegria! Meglio darsi da fare in fretta, e lasciare qualche souvenir, prima che passi tutto. "Heart and soul, one will burn"...
giovedì 9 febbraio 2006
Chiedi chi erano i LOST
I Lost (1986/1990) erano: Riky (ex Zincoblenda), Putro (ex Crapping Dogs), Luca (ex CD e Beat Machine), il Barba (ex Barba), e Franco Zaio. Nati dalle ceneri dei Crapping Dogs, circa 1986, quando avevano preso un andazzo dark-wave, con la scomparsa dalle scene di Paolo Mileo Franco passa dalla batteria alla voce, sostituito da Luca (batterista grandioso). I Lost fecero decine di concerti, alcuni gloriosi: coi Died Pretty, coi That Petrol Emotion, coi Boohoos, coi Sick Rose, e soprattutto Arezzo Wave 1987, coi CCCP! Avevamo anche inciso un disco coi controcazzi su 24 piste, ma è restato, classico genovese, nei cassetti. Per un breve periodo abbiamo avuto un manager cialtrone, addirittura. Insomma, tutto poi si è risolto in tanti concerti (e sbronze) al Quaalude e al Coccodrillo (a cui sfondai anche il palco con un salto!), e tanto tanto divertimento rock'n'roll. Non abbiamo "fatto carriera" un po' perchè non ce ne fregava niente (ognuno col suo lavoro), un po' perchè la nostra proposta musicale era troppo eterogenea per essere "incanalata" commercialmente: alla fine dei concerti facevamo cover di Ramones, Husker Du (Sorry somehow), Stooges, Kinks, Bo Diddley, Garland Jeffreys, Springsteen, Patti Smith, Julian Cope...Insomma facevamo quello che ci piaceva fregandocene delle mode, e coi testi in inglese pure! Piacevamo a tutti, e a nessuno. Puro rock a 360 gradi, senza compromessi. I pochi soldi dei concerti finivano in birra e cibo. La saletta era nei vicoli pieni di merda, vomito e siringhe usate dietro a via Cairoli (usata anche come alcova e pornoemeroteca del leggendario Dottor Putro).
Putro è diventato un famoso giornalista, io ho proseguito il discorso (in italiano) con gli Anticorpi e da solo, Riky fa cose strane (jazz?) in saletta, Luca continua a pestare in cover band, il Barba è andato a Torino per lavoro...
Un vero peccato. C'è stato un momento in cui avevamo la sensazione (ad Arezzo) che stavamo per diventare famosi. Ma ci siamo persi. LOST, appunto. Peccato.
mercoledì 8 febbraio 2006
Il culto dei RAMONI
"La Feltrinelli, buongiorno, sono Franco" "Buongiorno, volevo un suo disco" "Prego?!" "Sì, lei non è il batterista dei Ramoni, mio figlio mi mette a perdere che vuole un suo disco"...Un vinile 7" di quasi 10 anni fa, split coi grandi Beat Offs. L'ho portato da Disco Club: il culto continua. Per i pochi che non lo sanno, i Ramoni erano io (con tanto di parrucca alla Marky), "Putro" Menduni (già Crapping Dogs e Lost), e soprattutto mia cognata Annalisa al basso Vox. Un'idea nata per scherzo con Annalisa una sera, italianizzando e genovesizzando i pezzi dei Ramones (titoli come Batto o belin, Belandi, per intenderci). In breve abbiamo fatto da spalla ai Mummies a Valenza e soprattutto a Dee Dee Ramone, proprio lui (bello marcio, a dire il vero) all'Albatros di Rivarolo, robe da pazzi. Tuttora la bandiera dei Ramoni è tenuta alta dai fratelli Carraro di Gabba Gabba Genoa (for genoani only: www.gabbagabbagenoa.com), ogni tanto suonano facendo il pienone. Il culto è il culto. Prossimamente un miniCD a nome GabbaGabbaGenoa Crew, una cover di "The KKK" etc. diventata "La FIGC ci ha sbattuto in C" (ha! ha! ha!). Annalisa, dorianissima, ha posto il veto sull'uso del nome Ramoni per una storia così genoana (mi sembra giusto). Un pezzo di storia del punk al pesto. Perlomeno ne è restata traccia su disco: ancora qualche copia in vedita da Disco Club. "Mah! Boh! Non so!" (Hey! Ho! Let's go!"). I Ramones hanno cambiato la mia vita, i Ramoni l'hanno resa più divertente.
giovedì 2 febbraio 2006
Goodbye fitness
Non ho rinnovato l'abbonamento alla Virgin Active di Fiumara, ebbene sì. Ragioni finanziarie, in primis, e anche di tempo libero: ci andavo pochissimo, non lo sfruttavo! Peccato, perchè è un posto bellissimo, per "fare del proprio corpo un tempio": piscina, sauna, idromassaggio (magic moments!), palestra mega, corsi vari, dalle 9 alle 23, tutto a disposizione con un abbonamento unico. Per consolazione mi sono comprato pesi etc. per fare qualcosa a casa, con Luana la sera o la domenica. E poi andrò a correre, che mi fa bene alla testa, soprattutto. Forse fra qualche anno POTRO' andarci di nuovo. Per ora combatterò il decadimento psicofisico a casa. Recentemente ho rivisto alcuni miei coetanei e ex: ih, come sono invecchiaaatii, marìa! Io e Luana ci conserviamo proprio bene, devo dire, rispetto alla media. Sarà l'aria di Granarolo, sarà la musica, sarà l'amore, sarà l'alimentazione corretta, sarà che non siamo vecchi dentro. Un po' stanchi, forse. Ma vecchi mai. Spero. "Things they do look awful c-c-cold/ Hope I die before I get old" (The Who).
mercoledì 1 febbraio 2006
Il clima conta
Taci che forse il freddo se ne è andato! E che palle! Il clima, il tempo conta, eccome. Per quello che in Pianura Padana lavorano come pazzi: non hanno il mare da guardare, e il cielo è una cappa grigia. Anche a Londra, per esempio. Si reagisce con l'arte, la creatività, il fare soldi, l'ubriacarsi al pub every fucking night. Oddio, anche a Genova ci si rompe i coglioni, ma, come dice mia moglie, "ti si apre il cuore se guardi il panorama da casa nostra". Anche la luce, il sole, è importantissima per il mio umore, perlomeno inconscio. Pensare che la mia terra è Alessandria e il Monferrato, sono lì le mie radici, c'è poco da fare, nonostante Parma, Sassari, Biella, Genova (le città in cui ho vissuto negli anni). Forse è per quello che ho una tendenza alla malinconia, e il mio mese preferito è settembre (ricordate quella bella canzone di Alberto Fortis?). W la primavera, dai. Ma che arrivi presto. Sto ascoltando troppo Closer dei Joy Division...
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