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Martedì scorso son riuscito a far venire Marco Travaglio in libreria a parlare di "Mille balle blu". E' stato il mio modo di fare campagna elettorale, in un certo senso. MT (simpaticissimo, cordiale e per niente montato, a differenza di certi scrittori di provincia) ha snocciolato, da solo, un greatest hits di Napoleone Berlusconi, contestualizzando le gaffe e le cazzate dette e fatte. Ci si è sbellicati dal ridere, con un po' di amarezza, malinconia e vergogna, però. Speriamo che serva a "leggere, capire, decidere" (slogan dell'ultima proposta tematica Feltrinelli). Ne riparliamo dopo le elezioni. Nel frattempo, comunque: grazie da parte mia a Marco Travaglio, come libraio, cittadino, lettore.
1 commento:
come tanti, anche io ho scoperto marco travaglio grazie alla famigerata puntata di satyricon. oltre ad essere un ottimo giornalista, è anche un vero e proprio archivio vivente a cui non sfugge davvero nulla (dai un'occhiata a "Carta canta", la sua rubrica quotidiana su repubblica.it). tra i suoi libri il mio preferito è "montanelli e il cavaliere".
diego husker
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