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Ogni volta tornare in Sardegna/Stintino è un giro di boa, uno psicodramma. Rivedere i posti delle mie estati da adolescente, risentire quella parlata, riacquisire quei ritmi (per es.: unico supermercato nel raggio di 50 km chiuso dalle 13 alle 17, altro che orario continuato, loro sì che vivono bene), respirare quei profumi, tuffarsi in quelle acque. E ogni volta pensare: papà, ma perchè non siamo rimasti qui, nel 1979? E ogni volta ripensare la propria vita in continente, vederla con occhi diversi, più sereni e meno stressati, e pensare "Affuttiddinni gaz...".
Ho ricaricato le pile, vediamo quanto ci metto a scaricarle di nuovo.
Nella mia foto a fianco, il mare delle Saline. Chi diceva "Lavorare, lavorare, preferisco il rumore del mare"? Baggassa manna...
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