giovedì 16 luglio 2009

Presenze e incoscienze

Avevo promesso una giornata al mare a mio figlio Alessandro (12 anni), giornata che volevo far saltare per ragioni di lavoro. La sua reazione triste e rabbiosa mi ha un po' stupito, non pensavo (non avevo capito) che fosse una cosa così importante e gradita, la mia presenza. Cercherò di esserci, figlio mio. Mi ha convinto il tuo dire tra le lacrime "Non è giusto". Ci sono già così tante ingiustizie al mondo, non voglio crearne un'altra io, e con te. Non te lo meriti. Nessuno se le merita, le ingiustizie.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Paolo Conte
...
Una giornata al mare
tanto per non morire
nelle ombre di un sogno
o forse di una fotografia
lontani dal mare
con solo un geranio e un balcone

Andrea

luly ha detto...

Non c'è nulla da fare, soltanto i nostri figli sono capaci di "tirar fuori" e rendere così manifesto ciò che di migliore ci portiamo dentro.
E tu ne sei un esempio, con queste poche, sentite, meravigliose righe.
Ciao Franco e buon bagno:)

and ha detto...

certo che ci deve esserci...

so cosa vuol dire...

Licia Titania ha detto...

Hai fatto bene. Io ancora rimpiango le volte in cui ho lasciato a cure altrui mio figlio, magari pure un po' malato, per andare a quegli stupidi, o comunque evitabili, corsi di aggiornamento. Sono state poche volte, ma le rimpiango. Questa giornata al mare insieme, invece, potrete ricordarla sempre, sia tu che lui...e non è retorica.

Anna ha detto...

scusa se mi intrometto...questo post mi ha colpito, come la sensibilità di un padre che riconosce le ingiustizie del mondo "pesando" l'ingiustizia che vuole evitare al proprio figlio.
E' bello.
Te lo dice una che aspetta da molto tempo di poter portare i propri figli al mare...
Un caro saluto

Franco Zaio ha detto...

Grazie a tutt* del supporto. A volte ci si sente degli idioti, a no anteporre se stessi ai figli, a non saper godere le fortune che abbiamo. A volte...