Cosa ho pensato, fatto, visto, sentito, messaggi nella bottiglia, notizie, curiosità, cose inutili e necessarie, il mio piccolo mondo antico, dal 2005 al 2022. E soprattutto tanta musica, come colonna sonora ma anche come espressione di ciò che non sapevo, non volevo e soprattutto non potevo scrivere. Dal 2023 mi trovate su Facebook (sono un boomer!) come FRANCESCO ZAIO.
mercoledì 31 ottobre 2012
Il cancro della disoccupazione
"Quando dici alla gente che sei rimasto senza lavoro, a 50 anni, magari con dei figli, tutti ti guardano e ti trattano come se ti fossi ammalato di cancro. Vedo nei loro occhi increduli e sento nelle loro parole abbozzate e incerte il terrore di ammalarsi anche loro, di vivere la stessa situazione mia. Io non voglio fare terrorismo, nè mi aspetto solidarietà o compassione : spargo solo la voce per cercare un altro lavoro, con l'orgoglio e la rabbia di chi ha subito un'ingiustizia, facendosi derubare di una cosa che amava, in cui credeva persino, pensa te che fesso. E anche negli uffici del Lavoro, dai sindacati, mi sento trattato come un malato che non ha preso precauzioni, che non ha fatto cure preventive. Sembra quasi sia colpa mia, a volte. Per fortuna mia moglie lavora, e la mia situazione finanziaria non è per ora disastrosa. Ma penso a quelli meno fortunati di me, penso e condivido il malessere, il senso di vuoto e fallimento, e vorrei che tutta questa rabbia si incanalasse e diventasse un fenomeno di massa, non una malattia di cui vergognarsi, e sogno ad occhi aperti una vendetta, una rivincita, una rivoluzione. Chissà, forse quando ci avranno umiliati e portati alla disperazione, quel sogno si avvererà." (Scusa amico V. ma la tua mail era troppo bella, penso che la apprezzeranno in tanti)