venerdì 19 maggio 2017

Il buco nero di Chris Cornell


La morte (il suicidio) di Chris Cornell mi ha colpito duro, per varie ragioni. 1. era mio coetaneo 2. lo seguivo e stimavo come artista (una voce pazzesca) da oltre 25 anni, dal primo disco dei Soundgarden (di cui ho tutti i dischi in vinile, per dire). 3. la coincidenza (emotivamente micidiale) della data: la stessa di Ian Curtis dei Joy Division.
Non ho molte parole davanti a fatti come questo, ognuno ha i suoi demoni con cui combattere, convivere, morire. Riposa in pace, stanco leone.

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