domenica 15 novembre 2020

Non ero io, non eri tu


Non era il mare all'orizzonte 
Non era il vento a muovere le onde 
Non è la rabbia che mi consola 
Non è la voglia di vomitarne ancora 
Contro qualcuno che non esiste 
Contro me stesso o chi non c'entra niente 
Una voce in testa mi dice: 
"È solo una scusa per non essere felice" 
Non è la voglia che non ho avuto 
Non è il passato che ho dimenticato
Non è quel viaggio che mi ha cambiato
Piuttosto quando sono stato viaggiato 
Non è la morte, non è ancora il momento 
Ma quel momento comunque è dentro 
Non è il bambino che è scomparso 
È con me, lo sento accanto 
Lascia che le navi escano dai porti 
Lascia che ti vengano a trovare i morti 
Lascia che i colpevoli vengano assolti 
Lascia stare per sempre il giudizio degli altri 
Non è l'amore a farci a pezzi 
Non è il dolore a scrivere versi 
Non è la voglia di farmi male 
Non è la voglia di farmi male 
Lasciati abbracciare forte 
Lasciami le ombre, il dolore, la notte 
Lascia che ti dorma accanto quando viene buio 
Mentre parli nel sonno e io urlo da solo
Non ero io dentro al tuo corpo 
Non eri tu a tenermi dentro
Non ero io, non eri tu 
Il sangue che mi esce dal corpo 
È mio soltanto se lo riconosco 
Sei una ferita aperta dentro cui viaggiare 
Tu non mi abbandonare 
Salvami dai mostri, dal mondo 
Salvami da quello che voglio 
Il male profondo 
Dalla morale, dall'obbedienza 
Dalla normalità fatta sentenza 
Dalla vergogna, dall'efficienza 
La sicurezza, la sufficienza 
Non ero io, non eri tu 
Il sangue che mi esce dal corpo 
È mio soltanto se lo riconosco 
Sei una ferita aperta dentro cui viaggiare 
Tu non mi abbandonare

Il nuovo disco dei Zen Circus è per me una delle migliori uscite italiane dell'anno.

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