Cosa ho pensato, fatto, visto, sentito, messaggi nella bottiglia, notizie, curiosità, cose inutili e necessarie, il mio piccolo mondo antico, dal 2005 al 2022. E soprattutto tanta musica, come colonna sonora ma anche come espressione di ciò che non sapevo, non volevo e soprattutto non potevo scrivere. Dal 2023 mi trovate su Facebook (sono un boomer!) come FRANCESCO ZAIO.
martedì 23 febbraio 2021
"Ti stavo allucinando?"
domenica 21 febbraio 2021
Quando e come ne usciremo?
Quando? Non si può dire al momento, anche se stanno arrivando i vaccini. Ho la sensazione che dovremo convivere col Covid per parecchio ancora.
Come? Non migliorati. Cambiati, scavati, svuotati, feriti nel profondo: sì. Ma a quanto vedo e sento la lezione della storia non ci è servita nè ci servirà, in futuro (ammesso di averlo, un futuro).
Impressionante rileggere adesso La peste. Lo lessi al liceo. "La tragica irruzione dell'assurdo nella vita quotidiana": oioi.
I frammenti di Baricco sono molto interessanti, suggeriscono riflessioni e conclusioni a cui in parte ero arrivato anche io (inconsciamente avevamo bisogno di uno stop?).
venerdì 19 febbraio 2021
"E poi cos'è che fa bene?"
mercoledì 17 febbraio 2021
domenica 14 febbraio 2021
A me "la trap" non dispiace
venerdì 12 febbraio 2021
Lo stupore della notte
domenica 7 febbraio 2021
Adrian Borland
sabato 6 febbraio 2021
Nic Marsél - Qualcosa in più
venerdì 5 febbraio 2021
Si stava meglio prima?
"Quando un elemento mancante viene a galla senza l'ausilio di alcun supporto digitale, ognuno lo annuncia all'altro con lo sguardo perso in lontananza, l'aldilà di ciò che si sapeva un tempo e che è andato smarrito" (DeLillo, pag. 16).
Vivevamo/eravamo meglio quando non c'erano gli smartphone e i social? Forse sì. La comunicazione e l'informazione erano molto molto minori, ma di maggiore qualità. E lo stesso vale per le amicizie e i rapporti personali.
Ora che ci penso, la mia vita era molto più serena, prima del 2009, l'anno in cui mi comprai il primo smartphone e feci l'ingresso nel mondo dei social (non considero il blog un social), scivolando velocemente nelle sue sabbie mobili.
Fu anche l'anno in cui dopo 15 anni cambiai datore di lavoro, commettendo uno dei più grossi errori della mia vita, ma questo è un altro discorso.