sabato 13 gennaio 2007

Odio e amore di classe









Ha sollevato un polverone (soprattutto nella cosiddetta sinistra genovese) la citazione di Sanguineti sull'odio di classe che va ripristinato, insieme alla coscienza, sempre di classe. Ma perchè? Forse ha toccato qualche nervo scoperto, qualche coda di paglia? Innanzitutto era una citazione, credo da Marx, o Benjamin, la parola "odio" fa un po' paura (a me però fa più paura e ribrezzo Berlusconi quando parla di "amore", altro che), forse era meglio usare altri termini (rivalsa, antagonismo, rivincita), ma comunque: davvero le classi non esistono più, volemose bene, sfruttati e sfruttatori, poveracci ed evasori, liberi tutti?
Ho la sensazione che il Prof prenderà più voti del previsto, anche se la Vincenzi è imbattibile. Sarà comunque un segnale di malcontento verso quello che fu il PCI, che ormai sembra un partito-azienda pure lui, lontano dalla gente qualunque. La poesia al potere!

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