Ieri notte bello special su RaiDue sulla cosiddetta "invasione inglese" nella musica leggera italiana degli anni 60: Rokes, Primitives, Motowns... Io amo il beat, anzi il BIT italiano (i Corvi, per esempio, wow), ne amo la musica e anche le parole maliziosamente ingenuotte, i vestiti, le chitarre, le pose, lo stile, il ribellismo, l'energia, il divertimento che sprigiona. Che cosa sono poi in fondo gli Afterhours se non, come intuì MV, una versione aggiornata dell'Equipe 84? :-)
Cosa ho pensato, fatto, visto, sentito, messaggi nella bottiglia, notizie, curiosità, cose inutili e necessarie, il mio piccolo mondo antico, dal 2005 al 2022. E soprattutto tanta musica, come colonna sonora ma anche come espressione di ciò che non sapevo, non volevo e soprattutto non potevo scrivere. Dal 2023 mi trovate su Facebook (sono un boomer!) come FRANCESCO ZAIO.
domenica 7 giugno 2009
C'è una strana espressione nei tuoi occhi - The Rokes
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10 commenti:
Ragazzo di strada... Bella cover, no?
Andrea
cassetta fissa dei miei genitori quando andavamo al mare...son cresciuto con quelle canzoni...
Amo il BIT come te. Adoro The Rokes, erano e sono ancora oggi i miei preferiti.
Non mi sovviene chi possa essere l'MV che ebbe quell'infelice intuizione di cui parli ma sicuramente è una persona che non ha compreso il valore di Equipe 84 e di Afterhours. Sono molteplici le motivazioni per cui gli uni non possono essere una conseguenza degli altri.
Afterhours, una rivoluzione.
MV è un mio vecchio amico, grande esperto e giornalista musicale. "Non è per sempre" però potrebbe essere un pezzo dell'Equipe, dai :-) Non ci sono conseguenze, solo assonanze. In mezzo ci fu il punk, tra l'altro. Ma in quel servizio si raccontava che anche i BIT sapevano a malapena accordare le chitarre: wild things :-)
Fantastici! Con quell'accento un pò all'inglese... però scusa, ma io gli afterhours non li posso soffrire!
Mi dispiace Coccinella: io penso che siano il miglior gruppo italiano degli ultimi anni. Mi rendo conto che non sono simpaticissimi, ma fanno certe canzoni con certe parole...Una su tutte: Quello che non c'è.
Azz! Mi sono perso lo speciale. Anche se immagino che fosse uno dei soliti con i filmati di 30 secondi che ti fanno incazzare di più (costa tanto lasciarli andare per intero, tanto durano meno di tre minuti?)
nemmeno io posso sopportare gli afterhours
Sì, era uno di quei servizi con spezzoni o con gente che ci parla sopra :-( Comunque c'erano delle cose! Speriamo che la Rai prima o poi faccia dei DVD come quelli dell'Ed Sullivan show.
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