è andato bene, sicuramente meglio dell'altra volta. Locale pieno, e davvero piacevoli le performance di Ceanne McKee e dei Keezas, che mi hanno subito convinto aprendo la loro scaletta con Posso avere il tuo deserto degli Afterhours (notevole anche la rendition di Man on the moon dei REM). Qualche problema di suono, risolto però collaborando tra musicisti (non succede spesso, purtroppo), la solita gentilezza e simpatia del gestore Massimo, le visite di Diego, Andy, Antonio, le colleghe di mia moglie e Mario (sorry, I don't like Journey but I play some Cheap Trick anyway), l'esordio della Mustang di Andrea, il basso acustico dei Keezas, i cori del pubblico su The passenger, il consueto cazzeggio del "manager" Simomaffo...
Insomma, una bella serata memorabile con qualche esperimento musicale: l'uso del tamburello per terra percosso col piede, gli accenni di Someone somewhere in summertime dei Simple Minds (a gentile richiesta), Let me get what I want degli Smiths, Guns of Brixton dei Clash... Oggi ho saputo con rammarico che ero "in concorrenza" con una serata organizzata dal mio amico Matteo "Marsiglia", ma mi riprometto di combinare qualcosa con lui quanto prima possibile.
E no, non appendo ancora la chitarra al chiodo :-)
PS Durante Love will tear us apart e Verrà la morte e avrà i tuoi occhi avevo i brividi, davvero.
3 commenti:
Confermo anch'io i brividi da spettatore, l'ho scritto anche sul mio blog. Eh si, mi sa che rischi che il Casari ti tolga il saluto, a me ha solo riservato l'epiteto di "traditore"!:)
ho i brividi ancora adesso. serata memorabile
husker diego
"Someone somewhere in summertime dei Simple Minds (a gentile richiesta), Let me get what I want degli Smiths, Guns of Brixton dei Clash"
Porc, ne conoscessi una... Già sono ipovedente e non vedevo le parole di Petty, (la prossima giuro che le imparo a memoria), chitarra mai usata e finita di sistemare il giorno prima, dito indice (sinistro) bruciato...
Comunque (a parte la stanchezza) mi sono divertito un sacco. Mi divertirei di più Venerdì o Sabato, la sveglia alle 6,30 é un dramma. (Il resto della notte l'ho scritto nel post precedente).
Grazie a tutti quelli che c'erano.
Andrea
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