mercoledì 21 aprile 2010

Non essere ingrato

Spesso perdo il senso della misura, la visione del bicchiere mezzo pieno. E mi dimentico l'aneddoto delle palle da golf, che può aiutare a dare una sistematina alla prospettiva che ho della mia vita. Così può essere utile prendere un foglio bianco, dividerlo in due colonne, e da una parte scrivere le cose belle che ho/vivo, e dall'altra le stesse cose nella loro luce negativa. E constatare che non mi devo lamentare, anzi. E ricominciare a sorridere la mattina ed essere grato, persino orgoglioso, la notte. Se no si sprofonda nelle sabbie mobili di un malcontento non giustificato che diventa un'abitudine, una routine. Non parlo di "accontentarsi", non dico "pensa a quelli che invece", ma di vedere le cose più oggettivamente.

Può essere utile rileggere spesso quell'elenco.

E mi scuso di nuovo per la banalità di queste mie riflessioni.

2 commenti:

luly ha detto...

Banalità, dici? Sarà che questi concetti sono, spesso, in cima ai miei pensieri......
Have a nice evening:O)

chiara ha detto...

Vero no? Grati è la parola giusta.
Banalità non significa necessariamente bananità (molto profondo)