giovedì 15 dicembre 2016

"Nella testa un maledetto muro"



Dopo la caduta (l'abbattimento) del muro di Berlino, e la piacevole (per quanto illusoria) sensazione di una società globalizzata grazie alla facilità di comunicazione e informazione possibile grazie a internet, da qualche tempo siamo tornati al concetto di MURO che respinge le invasività e le invasioni di chi è diverso o solo meno fortunato di no (migranti, rifugiati, disperati). In America, nell'est europeo, in Francia...Pensavamo di essere la generazione che aveva abbattuto il Muro e i muri, e invece saremo quella che li vedrà ricostruire, con sguardo triste e impotente.

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