Per queste e altre ragioni il traslocare e vedersi passare tra le mani tutti i libri e i dischi e le foto e i film e gli oggetti di una vita è uno psicodramma: è un capire cosa siamo stati, cosa siamo davvero. E forse anche cosa saremo.
Cosa ho pensato, fatto, visto, sentito, messaggi nella bottiglia, notizie, curiosità, cose inutili e necessarie, il mio piccolo mondo antico, dal 2005 al 2022. E soprattutto tanta musica, come colonna sonora ma anche come espressione di ciò che non sapevo, non volevo e soprattutto non potevo scrivere. Dal 2023 mi trovate su Facebook (sono un boomer!) come FRANCESCO ZAIO.
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