lunedì 11 settembre 2017

Narcisocialismo

Molto, molto interessante questo saggio di 144 pagine fitte di rimandi (Barthes, il mito di Narciso, Freud) e dati concreti (a volte inquietanti) sulla comunicazione della propria identità sociale ai tempi di Instagram e Facebook. Più che Selfie io lo avrei intitolato Narcisocial, perchè il selfie è solo uno strumento fra i molti usati/abusati nel mondo dell' interrealtà (i social media). Un libro che dovrebbero leggere (ma non lo faranno mai) anche i ragazzi, non solo gli adulti genitori, per essere consapevoli dei possibili rischi che si corrono rendendo pubblico il proprio privato.
Un saluto e un ringraziamento a Elena della bella Libreria della Torre a Chieri, dove sono "inciampato" in questo libro: è proprio vero che spesso sono i libri a trovare noi, e non viceversa.


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