Cosa ho pensato, fatto, visto, sentito, messaggi nella bottiglia, notizie, curiosità, cose inutili e necessarie, il mio piccolo mondo antico, dal 2005 al 2022. E soprattutto tanta musica, come colonna sonora ma anche come espressione di ciò che non sapevo, non volevo e soprattutto non potevo scrivere. Dal 2023 mi trovate su Facebook (sono un boomer!) come FRANCESCO ZAIO.
giovedì 12 giugno 2008
Maledetti computer
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11 commenti:
Carissimo, molla il client di posta ed usa la web mail di Gmail. Da Gmail ci puoi gestire tranquillamente anche fastwebnet, per cui non devi nemmeno smarronarti a far girare il tuo nuovo indirizzo ai tuoi contatti. Basta pop, smtp, imap, e le altre amenità.
Io da quando ho scoperto gmail, outlook lo uso solo in ufficio.
W la libertà.
ciao, silvano.
Quando ci vai, vengo con te!
Aforza di nominare dio e altri feticci dovevi aspettarti che Lucifero ti giocasse qualche scherzetto... ;o)
Comprati un Mac!
franco fammi sapere quando torna operativa la posta che finiamo la nostra lunghisssssssssssima intervista. scusa i ritardi vari...
husker
Bravo Silvano, Gmail forever! io ho smesso del tutto di usare outlook, leggo le mail anche dal cell, comodissimo. e vedi anche se gli amici Gmail sono on line per un saluto in chat... :o)
Gmail forever, concordo. L'idea della carta riciclata non è per neinte male, anzi. Purtroppo siamo succubi tutti quanti di questo matrix che ci sta divorando. Il mese scorso ho avuto il comp ko ed è stato un incubo...poi mi sono detto: "ma che cazzo pensi nella testa?...liberati da questo stress". Ti comprendo
Accidenti come siamo diventati schiavi del superfluo ee?!?!
Ma....chi lo sa come direbbe mia nonna, ai miei tempi......
Eheheehhe
:O)
Ciao!
Elena
Vabbè, passerò a Gmail. Anche se non so se migliorerà il mio rapporto conflittuale con la tecnologia in genere.
Franco temo di no. La tecnologia ormai non ricorda più il suo senso primigenio. E' diventata anch'essa autoreferenziale, si perpetua e se ne frega.
Solo stasera sono riuscito a resettare la posta. Al telefono zero, mai una voce. Ho scritto un vibrante reclamo. GRRRR
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