lunedì 26 ottobre 2009

Esperire per non perire


"No. La vita non mi ha disilluso. Di anno in anno la trovo sempre più ricca, più desiderabile e più misteriosa - da quel giorno in cui venne a me il grande liberatore, quel pensiero che la vita potrebbe essere un esperimento di chi è volto alla conoscenza - e non un dovere, non una fatalità, non una fede. La vita come mezzo di conoscenza. Con questo principio nel cuore si può non soltanto valorosamente ma anche gioiosamente vivere e gioiosamente ridere" (Nietzsche, La gaia scienza).
Già. Mantenere vivi la curiosità, il gusto del nuovo, del diverso, dell'insolito, dell'emozione, del sapere, del conoscere, del godere. Nei momenti più difficili e cupi, questo atteggiamento può salvare la vita, o almeno renderla più vivibile (godibile).
L'ho già detto: nei bad moments, un libro, un film, un disco, una foto, un posto, la bellezza, la curiosità, il coraggio, possono fare la differenza. E sollevare la testa, elevare la posizione, allargare la visuale, dare un senso (una direzione), quando ci sembra di affondare nelle sabbie mobili.

4 commenti:

riccardo uccheddu ha detto...

Ciao, Franco.
Ho letto parecchio, di Nietzche, ma non ancora "La gaia scienza." Quella, mi manca.
So comunque che si tratta di uno dei libri migliori del Nostro, meno amaro e violento di altri ("Genealogia della morale", "L'Anticristo" ecc.).
Per il Forster, quando Nietzche scrisse "La gaia scienza" era innamorato di Lou von Salomè e l'amore, in effetti, qualcosa contava...
Anche i filosofi hanno dei sentimenti e la loro filosofia può risentire positivamente dei migliori, tra quei sentimenti.
Ciao.

Robydick ha detto...

che meraviglia Nietzsche, La Gaia Scienza mi manca, ma adesso non ce la farei a leggerlo, porta a troppa autocritica, ti apre l'anima... mi farebbe a pezzi.

and ha detto...

concordo con te su quello che possono fare i libri, i film, i dischi...la bellezza.

luly ha detto...

D'accrodo su tutto, ma per fare ciò serve forza, Zaio, tanta forza. E ti capitano i momenti in cui senti di non averne nemmeno un briciolo?!?!?
A me capita, sono i momenti peggiori. Perchè poi, lo sai bene, quando ci sono i figli, non ci si può fermare, per niente al mondo.
Ah, che fatica!
Ho letto "La gaia scienza" e l'ho regalato, pure. Credo sia un gran bel regalo.
Buona vita :o)