Cosa ho pensato, fatto, visto, sentito, messaggi nella bottiglia, notizie, curiosità, cose inutili e necessarie, il mio piccolo mondo antico, dal 2005 al 2022. E soprattutto tanta musica, come colonna sonora ma anche come espressione di ciò che non sapevo, non volevo e soprattutto non potevo scrivere. Dal 2023 mi trovate su Facebook (sono un boomer!) come FRANCESCO ZAIO.
domenica 29 novembre 2009
Gli altri, la minoranza, i diversi, i perdenti
"Gli altri siamo noi. Siamo noi i diversi. Persone che quando dicono: "albero" intendono dire solo e proprio: "albero". E quando dicono: "disonesto" vogliono dire solo e proprio: "disonesto". Chiamiamo le cose, i delinquenti con il loro nome. Siamo noi: "The others". Ci troviamo senza neppure sapere le ragioni alieni in una realtà separata, stranieri di QUESTA realtà. Loro, gli altri a noi, ci credono, ci vivono, ci stanno bene in questa Italia disperata e alla deriva. Gli è sufficiente pensarsi in Paradiso per negare l'Inferno. Noi, gli altri, non ci riusciamo. E' più forte di noi. Rompiamo amicizie, legami familiari, rapporti di lavoro perché, pur con tutto l'autocontrollo di cui siamo capaci (che è molto poco), non riusciamo a stare zitti. Noi siamo altrove. Non possiamo vedere ciò che non esiste. Gli altri a noi invece possono, vogliono credere all'informazione che li lega al suolo. Sono dotati di super poteri all'incontrario e portano una corazza che non si può scalfire. Potrebbero volare, ma non sanno di avere le ali. Se gli altri siamo noi, gli altri a noi sono la maggioranza assoluta degli italiani. L'altro è infatti tale solo se è in minoranza, per questo è altro, per questo è un diverso. E' minoranza di una maggioranza. La sua voce può sembrare sgradevole, ciò che dice antipatico. E' un ufo sociale, un marziano. Uno che nega l'evidenza condivisa da tutti, che parla per partito preso. Chi è altro è un sopportato al pranzo della domenica, alle discussioni tra amici, alla macchinetta del caffè aziendale, nella sala d'aspetto del medico. Un rompicoglioni, un attaccabrighe, uno che mette in discussione i telegiornali, la Chiesa, il Governo. Uno che è altro si sente spesso un po' solo. Sul Titanic vede l'iceberg dove gli altri a lui scorgono banchi di nebbia. Lo sconforto lo prende più per non essere creduto che per il fatto di finire contro una montagna di ghiaccio. Uno che è altro qualche volta vuole rientrare nel gruppo. Occuparsi delle solite cose per bene di nessuna importanza. Tirare a campare. La vita scorre e chi segue la corrente finisce sempre in qualche fogna. Ma questo lo viene a sapere solo dopo."
Non sono parole mie, e non vi dirò di chi sono, in quanto personaggio molto famoso e controverso, per non causare pregiudizi nella lettura e nella riflessione. Dirò solo che sono parole che mi hanno colpito e sorpreso, e mi ci ritrovo, in gran parte, ahimè, senza snobismo nè complessi di superiorità o persecuzione. Giusto un po' di amarezza, e una rabbia ormai stemperata in malinconia.
venerdì 27 novembre 2009
mercoledì 25 novembre 2009
Ridere con cervello
Daniele Luttazzi: Money for dope (2005)
Sapevate che Luttazzi è anche un notevole musicista? Canzone stupenda: Luttazzi è davvero un personaggio pazzesco.
Husker Du, 3 canzoni da Warehouse (1987)
Presi i biglietti per Bob Mould il 14-12 a Milano. Convocati Andy e Husker. Si va a vedere un artista solista maturo et cetera, noi siamo nella seconda età, persone adulte, ma se poi rispolvera pezzi come questi, chi lo tiene fermo, a Diego? e chi le asciuga, le mie lacrime? :-) Ci vediamo sotto al palco.
martedì 24 novembre 2009
Danzig - Thirteen
No, non sono io in pausa pranzo alla Foce :O) però mi piace molto questa foto, non so perchè ;-)
Straordinaria, come sempre, la cover di Johnny Cash (http://www.youtube.com/watch?v=w7OpGizuCmw).
Amo certe casalinghe
OK, faccio outing: sono un fan assoluto di Desperate Housewives. Sono capace di guardare tre volte di fila la stessa puntata in replica (la prima in italiano, la seconda in inglese coi sottotitoli, la terza solo in inglese).
Adoro l'intreccio, i dialoghi, il commento fuori campo della suicida "Mary Alice", le tematiche, le figure maschili, le attrici bravissime (tranne "Susan", veramente troppo...Susan). La sesta stagione appena iniziata promette molto bene, con la prima puntata (per ora solo su FoxLife, Sky). Non mi dilungo oltre, solo i fans possono capire ;O)
domenica 22 novembre 2009
"Chi è l'alieno?"
I vantaggi dell'avere un figlio di 8 anni: godersi insieme film spassosi come questo. Dopo il delizioso "Up" (in 3D!) oggi è toccato a "Planet 51" entrare nei ricordi piacevoli del fare/essere papà. II prossimo è "Christmas carol" (in 3D), ma solo se prima o dopo lo porto a mangiare il sushi, promesso :-)
sabato 21 novembre 2009
The Beatles: And your bird can sing (Take 2 Revolver Session)
Per i non-beatlesiani questo è il pezzo citato nel post di ieri.
Per i beatlesiani la chicca di sentirli ridere e cazzeggiare in studio mentre cantano e suonano divinamente.
Revolver è il disco che preferisco dei Beatles: il vostro?
venerdì 20 novembre 2009
And your bird can sing
Afterhours - E' solo febbre
La colonna sonora e il riassunto di questa mia settimana a casa con l'influenza.
Da lunedì tutto tornerà "normale". Spero.
giovedì 19 novembre 2009
Viva certe radio
Ieri sera lunga e bellissima intervista telefonica a Radio Cristal di Lecco (nemo propheta in patria genovese, come al solito), grazie al blogger Giovanni (Euterpe). Certe radio, certi dj, fanno un gran bene alla musica (pensiamo a John Peel, e nel nostro piccolo gli Urlatori alla sbarra). Non perchè valorizzano il sottoscritto, ma gente come il sottoscritto, che fa musica senza scopi commerciali, per pura passione, tanto che inizialmente sono sempre tentato di tenerle per me, di non diffonderle nè promuoverle, scoraggiato dalla musica che gira intorno, dalle cover-band nei locali, dagli icsfactor, dall'industria, dai trend ("Io non parlo così").
Questo da sempre: non ho mai considerato la musica un lavoro, ho sempre avuto un vero lavoro (come direbbe mio padre) la mattina (e come è difficile questo parallelismo). Per qualche tempo (20 anni fa) ho cantato cover in un locale a Genova (il Pennygrace), tre sere alla settimana (alternandomi ai nonancorafamosi Crozza, Olcese, Margiotta), ma dopo un po' si deve fare una scelta di campo, e io ho preferito che la musica fosse un piacere libero, un divertimento, non un impegno o un lavoro.
Non ci credevo abbastanza? Ho sbagliato? Non credo: vedo molta frustrazione negli amici che hanno fatto LA scelta, e ora per sbarcare il lunario si ritrovano a fare musicaccia e salti mortali. Li rispetto e li stimo molto, loro sono davvero artisti. Io, senza il loro coraggio, invece faccio e suono quello che mi piace, nel (poco) tempo libero.
E trovo anche gente che apprezza in maniera disinteressata quello che faccio (vedi le recensioni raccolte qui).
Grazie Gio (c'ero anche io, al Vigorelli!).
Colonna sonora: This is Radio Clash, what else?
mercoledì 18 novembre 2009
C'era una svolta
Venerdi' 20 novembre, alle 18.00 alla Fnac di Genova
Gianluca Morozzi (che viene apposta da Bologna) presenta
Barbara Fiorio e C'ERA UNA SVOLTA
Nella parte della ciliegina sulla torta Sara Lando (che viene apposta da Bassano del Grappa).
Saranno presenti principi inetti, principesse tonte, sirenette canterine, viscidi ranocchi, orchi sfortunelli, bambini yo-yo e svariati altri personaggi.
Risate, dediche e illustradediche assicurate!
Per i curiosissimi: www.barbarafiorio.com.
VI SI ASPETTA
PS Non venite troppo sobri...
Estendo a tutti questo invito (io non ci sarò, malato sono) perchè Barbara è un'amica ma anche perchè il libro merita la vostra attenzione. Meno triviale e più divertente della Litizzetto, più coinvolgente di Bettelheim e meno terrificante di Angela Carter, B ri-racconta, attualizza, interpreta e commenta le fiabe di Grimm e Perrault e ne inventa alcune sue strepitose. Si ride e sorride parecchio, senza mai scadere nel demenziale o nel retorico-banale. Brillante, arguto, vivace. Come un prosecco ;-)
Buona lettura ai foresti, buona presentazione ai genovesi.
martedì 17 novembre 2009
Sto male
"Quello che non mi uccide rimanda l'inevitabile"?!
Ma non era "Quello che non mi uccide mi rende più forte" la massima di Nietzsche?!
Più realistico Despair, in effetti.
Ci sono ricascato, mierda. Febbrone, mal di gola, tosse, zero forze. Agh.
Proprio quando ero in un momento di grandi cambiamenti e progetti (lavori in libreria, iniziato il Clash-tributo), già: proprio quando, maledizione.
Speravo di riprendermi in un giorno e invece.
Colonna sonora: Sto male, dei Prozac+.
Anzi: Sick of being sick, dei Damned (una bomba del 77).
Uff.
BOB MOULD - The silence between us
14 dicembre, Bob Mould al Musicdrome di Milano. Non dico altro. E' dal 1987 (Husker Du a Torino) che sogno di rivedere uno dei miei eroi musicali, uno che ha scritto decine di canzoni per me importantissime. "Il silenzio fra di noi" è una delle più recenti.
Buffalo Tom - Taillights Fade
Se li ricorda qualcuno? 1992...li adoravo, e sono stati una grande influenza. Visti dal vivo a Genova (al Coccodrillo!), girai una estate con la loro maglietta. Andate su youtube e ascoltate anche Summer e I'm allowed: è un consiglio da amico (rockettaro).
www.buffalotom.com
domenica 15 novembre 2009
Bella la vita
Mi colpiscono sempre le notizie come quella del suicidio di Enke. A costo di essere banale, ingenuo e sempliciotto, arrivo a riflettere sul dramma della depressione, e soprattutto su cosa/chi rende felice una persona, cosa/chi ti rende la vita degna di essere vissuta e apprezzata. Forse la fama, i soldi, il successo, non sono tutto nè elementi indispensabili, o almeno non assicurano la felicità, la voglia e la gioia di vivere.
Già. Cosa ci vuole, in fondo, per essere più sereni, e sorridersi allo specchio, e non solo agli altri?
(Riposa in pace, portierone. Salutami, se li incontri, Ian, Adrian, Cesare e Antonia).
sabato 14 novembre 2009
Piccoli gesti di resistenza
venerdì 13 novembre 2009
A song for the lovers (live) - Richard Ashcroft
Se la canzone è bella, bastano voce e chitarra, senza tanti orpelli. E questa canzone, per me, è bellissima.
mercoledì 11 novembre 2009
Un Lost al supermarket
Oggi inizio a registrare il disco di cover acustiche dei Clash. E faccio anche questa struggente canzone. All together now:
I wasn't born so much as I fell out
Nobody seemed to notice me
We had a hedge back home in the suburb
Over which I never could see
I heard the people who live on the ceiling
Scream and fight most scarily
Hearing that noise was my first ever feeling
That's how it's been all around me
I'm all tuned in, I see all the programmes
I save coupons from packets of tea
I've got my giant hit discotheque album
I empty a bottle I feel a bit free
The kids in the halls and the pipes in the walls
Make me noises for company
Long distance callers make long distance calls
And the silence makes me lonely
And it's not here
it disappear
Mi sono perso nel supermercato
Non riesco a fare la spesa felicemente
Sono entrato per quell'offerta speciale
Personalità garantita
Più che nato sono capitato
Sembrava che nessuno si accorgesse di me
Avevamo una siepe dietro casa in periferia
Oltre la quale non riuscivo a vedere
Sentivo la gente del piano di sopra
Urlare e picchiarsi in modo terribile
Sentire quei rumori fu la mia prima emozione
Ecco cosa avevo intorno a me
Sono sempre sintonizzato ,vedo tutti i programmi
Conservo i punti dai pacchetti di tè
Ho comprato il mio album di hits da discoteca
Svuoto una bottiglia e mi sento un pò più libero
I ragazzi dentro le stanze e le tubature dei muri
Fanno rumori che mi tengono compagnia
Chi chiama da lontano chiama da lontano
E il silenzio mi lascia solo
Non è qui
Scompare
lunedì 9 novembre 2009
Altro che Vasco
Sentite come si interpreta una grande canzone, altro che Vasco. "Ad ogni costo" (sic). Grande, mitica Chrissie Hynde.
"What the hell am I doing here? I don't belong here", già.
Elliott Smith - These Days (Nico cover)
Dice tutto la canzone, if you know what I mean.
Buona settimana.
I'd been out walking
I don't do too much talking these days
These days I seem to think a lot
About the things I forgot to do
And all the times I had the chance to
I quit my rambling
I don't do too much gambling these days
These days I seem to think a lot
About the many changes that came my way
And I wonder if I'd ever see another highway
I had a lover
I don't think I'd risk another these days
These days and if I seem to be afraid
To live the life I have made in song
It's just that I've been losing so long
I've quit my dreaming
I won't do too much scheming these days
These days I sit on cornerstones
And count the time in quarter tones to ten
Please don't confront me with my failures
I have not forgotten them
domenica 8 novembre 2009
Guarda come piove
Video e canzone adatti a questo weekend. E ricordarsi di quando io e Marcello incontrammo in via san Luca i PF. Un secolo fa. Quante cose sono cambiate, e non tutte in meglio, anzi. "Non si esce vivi dagli anni 80", urlava Manuel Agnelli, e non aveva tutti i torti.
Heaven - is the whole of the heart
and heaven - don't tear you apart
yeah heaven - is the whole of the heart
and heaven - don't tear you apart
There's too many kings
wanna hold you down
and a world at the window gone underground
There's a hole in the sky
where the sun don't shine
and clock on the wall
and it counts my time
Heaven...
There's a song on the air
with a love-you line
and a face in the glass
and it looks like mine
and I'm standing on ice when I say
that I don't hear planes
and I scream at the fools
"Wanna jump my train?"
Heaven...
sabato 7 novembre 2009
Far qualcosa che serva
Stavo per scrivere qualcosa sul mio disinteresse alla politica degli ultimi tempi, causata da disillusione, sfiducia, amarezza. Poi, in un blog, ho trovato questa citazione di Bertolt Brecht:
Il peggior analfabeta è l’analfabeta politico. Egli non sente, non parla né s’interessa degli avvenimenti politici. Egli non sa che il costo della vita, il prezzo dei fagioli, delle scarpe e delle medicine dipende dalle decisioni politiche. L’analfabeta politico è così somaro che si vanta e gonfia il petto dicendo che odia la politica. Non sa, l’imbecille, che dalla sua ignoranza politica nasce la prostituta, il bambino abbandonato, l’assaltante e peggiore di tutti i banditi, che è il politico imbroglione, il mafioso, il corrotto, il lacchè delle imprese nazionali e multinazionali
e ho pensato che farei meglio a continuare ad informarmi e magari cominciare a fare, nel mio piccolo, qualcosa di concreto per migliorare questo schifo di società e di vita.
Ci sono molti modi: come dice il poeta, "torneremo a scorrere", e a fare qualcosa che serva, che è anche per te se il tuo Paese è una merda.
venerdì 6 novembre 2009
La lezione quotidiana
Ogni giorno imparo una piccola grande lezione.
Ogni giorno una piccola timida illusione.
Ogni giorno una piccola grande delusione.
Ogni giorno voglio fare qualcosa di utile, memorabile, bello.
Ogni giorno scrivo su un diario cosa ho fatto ma non cosa ho pensato, perchè spesso le due cose non corrispondono affatto.
Ogni giorno mi sento un po' più distante da tutto e tutti.
Ogni notte fatico ad addormentarmi, i pensieri corrono, e i sogni si confondono ai progetti e ai ricordi.
Ogni mattina una verità, ogni notte una bugia.
"Something I learned today
Black and white is always grey
Looking through the window pane
I'm not inside your brain
Something I learned today
Yield to the right-of-way
Stopping at a 4-way sign
Someone else's rules, not mine
Something I learned today
Never look straight in the sun's rays
Letting all the sunshine in
Can't remember where I've been"
giovedì 5 novembre 2009
The New Age Steppers - Problems
"What a great record! Used to skank to it when I was 17...Good vibes, a long time ago. Thanks!"
Alle voci Ari delle Slits e Neneh Cherry (sì, proprio lei).
"Non lasciare che i problemi ti buttino giù", ok!
Chi rimane immobile ascoltando questo pezzo è morto.
martedì 3 novembre 2009
Ciao poetessa
Stamattina, nella vetrina del Libraccio di Chiavari, c'erano alcuni libri della grande Alda Merini, con un fiore rosso appoggiato sopra: piccoli gesti che fanno bello il mio lavoro.
In molti stanno scoprendo solo ora questo grande personaggio.
Che riposi in pace, almeno lei, almeno ora.
Paolo Benvegnù - Suggestionabili
"Io so la mia verità e voglio usare il cranio come un archibugio
Per sparare la mia verità che non è inchiostro nero ma sangue che grandina gioia. La mia verità è come una finestra nel vuoto inchiodata ai suoi cardini. La mia verità, linea di protezione e coerenza ai deserti che cambiano
Ma sono suggestionabile sono troppo suggestionabile
Siamo troppo suggestionabili
Infantili ed interpretabili siamo troppo suggestionabili
Ci muoviamo ma siamo immobili siamo troppo suggestionabili
Io so la mia verità. Sono passato in mezzo agli inferni alle mie pazzie, ma è la mia verità. E spero possa esploderti in faccia spaccarti la testa. La mia verità è nell’ostinazione a cercarmi a ferirmi a capirmi. La mia verità è rinnegare i padri le madri le bocche e gli stomaci
Ma sono suggestionabile sono troppo suggestionabile
Siamo troppo suggestionabili
Infantili ed interpretabili siamo troppo suggestionabili
Ci muoviamo ma siamo immobili siamo troppo suggestionabili
Io so la mia verità e voglio andare in fondo a tutto quello che so
Io voglio assaporare ogni secondo che avrò.Perché io sono un uomo. Io sono insicuro. Io sono il padre la madre il figlio
Io sono il vertice. Io sono l’assoluto. Io sono il genio. Io sono il mio assassino. Ma sono l’unica cosa che mi rimane
Io sono l’ultima cosa che ho. Sarò la prima cosa che avrò
Se sono l’ultima cosa che mi rimane.
Sarò la prima cosa che mi rimane.
Siamo troppo suggestionabili"
Un invito a conoscere questo personaggio della musica italiana ancora poco conosciuto ai più. E no, non arriva da X-factor e neanche da Amici, spiacente.
lunedì 2 novembre 2009
Genova al cinema
Che delusione, Winterbottom a/su Genova. Un filmetto insulso e sconclusionato. Avrei dovuto ascoltare la recensione di mymovies.it, e insospettirmi quando ci siamo trovati soli in sala, io e Luana, di domenica, a Genova! Guardo sempre i film ambientati a Genova (Agata e la tempesta, bah, Giorni e nuvole niente male) ma raramente la città viene resa nella sua bellezza più intrinseca. Forse è una bellezza TROPPO intrinseca, una città difficile da valorizzare, che non sa, e spesso manco vuole, valorizzarsi. Se lo sapevo andavo a vedere Parnassus, ma non riesco più a vedere i film doppiati (preferisco v.o. con sottotitoli, così sento le vere voci e miglioro il mio inglese).
domenica 1 novembre 2009
Beati nel regno dei cieli
avvicinarono i suoi discepoli. Prendendo allora la parola, li ammaestrava dicendo:
«Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.
Beati gli afflitti, perché saranno consolati.
Beati i miti, perché erediteranno la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli.
Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi.
(Vangelo di oggi: Mt 5,1-12)
-Caro Gesù, non si potrebbe avere qualcosa anche in terra, da vivi, così ci rallegriamo ed esultiamo qualche volta prima di andare nel regno dei cieli? No eh? Solo da morti? E vabbè, grazie lo stesso della prospettiva. Amen.