Cosa ho pensato, fatto, visto, sentito, messaggi nella bottiglia, notizie, curiosità, cose inutili e necessarie, il mio piccolo mondo antico, dal 2005 al 2022. E soprattutto tanta musica, come colonna sonora ma anche come espressione di ciò che non sapevo, non volevo e soprattutto non potevo scrivere. Dal 2023 mi trovate su Facebook (sono un boomer!) come FRANCESCO ZAIO.
giovedì 19 novembre 2009
Viva certe radio
Ieri sera lunga e bellissima intervista telefonica a Radio Cristal di Lecco (nemo propheta in patria genovese, come al solito), grazie al blogger Giovanni (Euterpe). Certe radio, certi dj, fanno un gran bene alla musica (pensiamo a John Peel, e nel nostro piccolo gli Urlatori alla sbarra). Non perchè valorizzano il sottoscritto, ma gente come il sottoscritto, che fa musica senza scopi commerciali, per pura passione, tanto che inizialmente sono sempre tentato di tenerle per me, di non diffonderle nè promuoverle, scoraggiato dalla musica che gira intorno, dalle cover-band nei locali, dagli icsfactor, dall'industria, dai trend ("Io non parlo così").
Questo da sempre: non ho mai considerato la musica un lavoro, ho sempre avuto un vero lavoro (come direbbe mio padre) la mattina (e come è difficile questo parallelismo). Per qualche tempo (20 anni fa) ho cantato cover in un locale a Genova (il Pennygrace), tre sere alla settimana (alternandomi ai nonancorafamosi Crozza, Olcese, Margiotta), ma dopo un po' si deve fare una scelta di campo, e io ho preferito che la musica fosse un piacere libero, un divertimento, non un impegno o un lavoro.
Non ci credevo abbastanza? Ho sbagliato? Non credo: vedo molta frustrazione negli amici che hanno fatto LA scelta, e ora per sbarcare il lunario si ritrovano a fare musicaccia e salti mortali. Li rispetto e li stimo molto, loro sono davvero artisti. Io, senza il loro coraggio, invece faccio e suono quello che mi piace, nel (poco) tempo libero.
E trovo anche gente che apprezza in maniera disinteressata quello che faccio (vedi le recensioni raccolte qui).
Grazie Gio (c'ero anche io, al Vigorelli!).
Colonna sonora: This is Radio Clash, what else?
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9 commenti:
E' per artisti come te e ovviamente come altri che vale la pena ancora impegnarsi e cercare di offrire agli ascoltatori qualcosa di diverso ma soprattutto qualcosa di vero soprattutto dal punto di vista qualitativo.
This will always be our Radio Clash!
Coincidenza: andate sul blog di Madison Fallen, ha postato la sua trasmissione in radio, una goduria. http://madisonfallen.blogspot.com/2009/11/all-tomorrows-parties-ep-1-09112009.html
@blogger genovesi: oltre a UAS, c'è qualche altra radio-programma decente in Liguria? E non ditemi Virgin (che non è male ma non certo indie).
Se puoi ascoltarla in streaming, ti consiglio Controradio di Firenze. Buona musica indie e tanto buon giornalismo.
Grazie Harmonica, sempre prezioso.
così mi stimoli a postare anche la puntata 2! Grazie Franco ;)
E certo, Madison, ci conto! Grazie a te.
ma un piccolo avviso che facevi l'intervista, non potevi farlo?
Non so seguirti quando parli di musica (sono troppo ignorante in merito), ma posso dirti qualcosa sulla tua scelta, di praticare cioè la tua passione liberamente, senza farne un "bread-winner". Conosco altre persone, a me vicine che hanno fatto questa scelta, e penso che in fondo si tratti di un gesto d'amore per l'arte, che così resta davvero "libera". A patto però di non rinunciarci mai. Voi artisti non avete diritto alla stanchezza...
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