mercoledì 27 giugno 2018

Il futuro anteriore

E' piuttosto imbarazzante parlare di nostalgia, in questi tempi oscuri. Perchè subito si pensa a una nostalgia storica-politica. NO: questo prezioso librino di Borgna come altre volte analizza un sentimento, un Sentire che nulla ha di politico, revanscista, tradizionalista. Qui siamo nei territori dell'anima inquieta, che cerca di guardarsi dentro, che cerca nel suo passato remoto insabbiato e confuso un senso al futuro, "necessaria rielaborazione di ciò che è stato doloroso nel passato, per ridare dinamismo al presente e al futuro". "La nostalgia ci fa conoscere regioni nascoste e segrete del nostro passato, e, facendoci riconoscere i nostri errori e le nostre défaillances, ci consente di evitarli in futuro". Questo passando per Leopardi, Emily Dickinson, Rilke, Hillesum,Weil, Agostino, Thomas Mann...(amo i libri che fanno riscoprire o far venir voglia di leggere altri libri).
"Non c'è futuro, non ci sono orizzonti aperti alla speranza, che non si nutrano di passato, delle speranze sognate che hanno lasciato qualche traccia di sè nel presente e nel futuro. La nostalgia insomma come matrice di speranza."
Nel passato troveremo, speriamo, le radici del nostro futuro.
Colonna sonora ideale: Nostalgia di David Sylvian.

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