sabato 1 novembre 2008

La "Lieve offerta" di Antonia Pozzi

Oggi, dato che ero a casa dal lavoro e clima e parenti sconsigliavano il canonico giro dei camposanti di inizio novembre in Piemonte, ho lavorato (musicalmente) sulle struggenti poesie di Antonia Pozzi: è un progetto che ho già annunciato anche ai giornali (quindi mi sono preso un piccolo impegno pubblico: se poi la Garzanti mi concederà l'utilizzo come fece Einaudi allora il prossimo disco è questo, qui lo dico e lo scrivo). Avevo già pubblicato una delle mie prossime canzoni, si chiama "Noi siamo come l'erba dei prati".
Oggi vi propongo questa "Lieve offerta" (riscritta metricamente come la canto io) del 5 dicembre 1934:


Vorrei che la mia anima ti fosse leggera
come le estreme foglie dei pioppi
che s'accendono di sole
in cima ai tronchi fasciati di nebbia
Vorrei condurti con le mie parole
per un deserto viale
segnato d'esili ombre
fino a una valle d'erboso silenzio, al lago
ove tinnisce per un fiato d'aria il canneto
e le libellule si trastullano
con l'acqua non profonda
Vorrei che la mia anima ti fosse leggera
che la mia poesia ti fosse un ponte
sottile e saldo,
bianco
sulle oscure voragini della terra.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

non so se c'entra,
ma ho visto la mostra di TERRILE ALLA lOGGIA DELLA mERCANZIA IN bANCHI: la consiglio vivamente, anche se credo che oggi, domenica sia l'ultimo giorno!
a proposito di anime...

enrico.

Franco Zaio ha detto...

Volevo andare anche io, AT è un grande. Ce l'ho nei links, facci caso.

Anonimo ha detto...

Serve una Struttocaster?

Andrea

Franco Zaio ha detto...

Sono andato a vedere Terrile con tanto di prole al seguito. Oh yeah.