martedì 18 novembre 2008

Lucio Fontana al Ducale

"Sono capace anch'io, a fare dei tagli o dei buchi su una tela!" (sentita più volte, alla mostra). SIC.
Mi ha emozionato la mostra in corso a Genova (Palazzo Ducale) su Lucio Fontana, un grandissimo artista che conoscevo solo per tagli e buchi (giustappunto) e che invece aveva una personalità e una visione da gigante del Novecento (dalla ricerca sullo spazio perseguita da F nasce l’invenzione del monocromo nell’arte concettuale, anticipando di dieci anni quella che normalmente viene attribuita a Yves Klein , uno dei miei artisti preferiti in assoluto, nel 1958), oltre a una grande tecnica espressiva a 360 gradi (scultura, installazioni, ceramiche).
Se siete a Genova non perdetela (guardate almeno questo spot). E se la perdete non lamentatevi che a Genova fanno solo noiosissime mostre sul Barocco o sull'Ottocento. Come mi ha scritto il saggio RC: "Per una volta che c'è qualcosa di moderno!", in questa vecchia città di semprevecchi.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Ha fatto cose splendide, ma non quelle esposte (per i miei gusti, ovviamente).

Andrea

Franco Zaio ha detto...

Secondo me però le cose oltre che FARLE è importante anche solo PENSARLE (e visualizzarle). Guarda il concetto dell'andare oltre la tela...Stanotte alla tv ho guardato Pink Floyd live at Pompei, scusate :-)

Anonimo ha detto...

Si, ma non sempre la ricerca del nuovo porta al (la mia percezione di) bello. Ad esempio non amo i primi Pink Floyd, troppa sperimentazione, poca musica.

Andrea

Franco Zaio ha detto...

Come al solito, hai ragione. Ma sai cosa (a parte che era l'una di notte ed ero in uno stato di semi-trance): erano così CONVINTI E QUINDI CONVINCENTI. Spesso sembrano improvvisare, poi passeggiano sul Vesuvio, sono magri e tutti presi dalla sensazione di fare QUALCOSA DI STORICO, senza (sembra) pensare ai risultati commerciali delle cose che fanno, delle note che producono, del loro look. Non c'è marketing, o almeno così sembra. Ma l'archeologia distorce le immagini e le sensazioni.

Anonimo ha detto...

Futurismo, astrattismo, rock psichedelico, ecc..., espressioni in epoche diverse di un mondo che si pensava in fase di cambiamento radicale, in realtà mai avvenuto.
Il business é rapido ad appropriarsi di ciò che é nuovo, soprattutto se porta con se un messaggio di pericolosa ribellione.

Andrea

Anonimo ha detto...

Ahhhhh i Pink Floyd a Pompei fanno cose grandiose prima di scivolare tiepidamente nella forma canzone del sin troppo incensato DARK SIDE OF THE MOON.
Concordo sul business che stritola la musica....però ad esempio per chi ama il folk...è appena uscito un esperimento bello MY LAND IS YOUR LAND di Ashley Hutchings (il bassista più famoso di tutto il folk rock-Fairport Convention S Span.Albion band) con Ernesto de Pascale edizioni esoteric records un ponte tra inghilterra e toscana.
Fontana aprì la pittura alla terza dimensione, grande...così come sono belle le foto che gli fece UGO MULAS alla Biennale!
Mi piace GENOVA CITTA per SEMPREVECCHI....io sono uno di quelli che si sforza di portar un pò di spirito giovane..
sebbene oramai vada verso i 50 anni!

Anonimo ha detto...

a me fontana, detto sinceramente, non m'è piaciuto. a livelli della famosa corazzata potiemkin...
diego

listener-mgneros ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
listener-mgneros ha detto...

Notevole Fontana, gli mancava la pelle al posto della tela. Next time, maybe baby.