Li vidi dal vivo nel 91 al Macchia Nera di Pisa. Arrivai presto, stavano facendo il soundcheck suonando più volte questa canzone che mi è rimasta nel cuore per sempre. Erano così intensi, e veri, mentre cantavano versi come
"I'm not playing with you,
I'm not playing with you,
I'm not playing with you,
I clean forgot how to play.
But you can still come around,
In fact I invite you down,
Maybe together we can wipe that smile off your face.
'Cause what a difference, what a
difference, what a difference
A little difference would make.
We'll draw a blueprint, it must be easy,
It's just a matter of knowing when to say no or yes.
Frustrating, frustrating, always waiting
for the bigger axe to fall.
A patient game that I can't find my way to play.
Never mind what's been selling,
It's what you're buying
and receiving undefiled".
Un inno, praticamente.
Cosa ho pensato, fatto, visto, sentito, messaggi nella bottiglia, notizie, curiosità, cose inutili e necessarie, il mio piccolo mondo antico, dal 2005 al 2022. E soprattutto tanta musica, come colonna sonora ma anche come espressione di ciò che non sapevo, non volevo e soprattutto non potevo scrivere. Dal 2023 mi trovate su Facebook (sono un boomer!) come FRANCESCO ZAIO.
giovedì 20 novembre 2008
Fugazi - Blueprint
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
2 commenti:
Li ho visti in altre occasioni(al leonkavallo il tour di "In on the killtaker)e per me sono sempre stati sinonimo di coerenza , rispetto e vera attitudine.
Non nascondo che al momento di fondare 4 Dogs Records i Fugazi e la Dischord abbiano svolto un ruolo molto importante.
io lo ho visti a torino nel '95...grande concerto e,soprattutto,grande gruppo...sicuramente uno dei miei preferiti...comunque...bello il tuo lavoro su pavese...un altro grande...qualche giorno fa mi parlava di te un collega ed abbiamo pure scoperto che sei venuto a suonare nella nostra amata cittadina del cazzo,ovvero acqui terme...se ricapiti verrò a sentirti.
Posta un commento