martedì 31 luglio 2007

Losing my religion

Il cielo lo lasciamo ai passeri e agli angeli (Heine, credo). Eh sì, da qualche anno il cielo per me è muto. Fino ai 18 anni sentivo davvero un qualcosa, come una presenza, una Grande Anima, uno Spirito, un Padre metafisico a cui mi rivolgevo nei momenti difficili, chiedendo aiuto, e anche in quelli belli, per ringraziarlo. Mitologie? Superstizioni? Come credere agli UFO? Scialuppe di salvataggio? Certo, ma questa specie di "fede" era incoraggiante come un bisogno, la spiritualità qualcosa di magico. Dovessi indicare un anno della "caduta" di questa tensione, direi quello della morte di mio suocero, nel 2002. Come un crollo di fiducia (= fede) nel cielo, nel destino. Ora seguo il catechismo di mio figlio, che vuole fare comunione e cresima, ed è bello vedere nei suoi occhi, nelle sue parole, quella luce che dentro di me si è oscurata. Mi piace accompagnarlo a messa, sentire il Vangelo (un po' meno le prediche), pensare che il messaggio di Cristo era meraviglioso e rivoluzionario, ma completamente travisato, direi trafugato dalla Chiesa. E la sera, quando i miei figli "dicono la preghierina", mi sembra di essere un intruso, una spia, un attore maldestro, lì insieme a loro. Chissà, forse un giorno quella specie di luce tornerà ad illuminare le mie notti e le mie giornate buie. Quasi lo spero, perchè ero molto più sereno, con "l'oppio dei popoli". E insieme a Morrissey mi viene da guaire Jesus, do you hate me? Do you hate me?

8 commenti:

Anonimo ha detto...

There's a light that never goes out, there's a light that never goes out......

Anonimo ha detto...

"...la rete del Cielo tutto avvolge,
ha maglie larghe ma nulla ne sfugge".

Lao Tzu

Anonimo ha detto...

Non ho mai avvertito "presenze" nella mia vita, se non forse "LO STELLONE", che mi ha permesso di arrivare fin qui nonostante una vita non proprio tranquilla. E' curioso che mio figlio non abbia intenzione di fare comunioni/cresime e quant'altro e che abbia detto che "quando si sposa la zia non voglio nemmeno entrare in chiesa"...
Da parte mia non é che mi senta di dargli torto, anche se colpisce questa determinazione a 7 anni.
Non ho credo religiosi/politici/filosofici, ma non per questo mi sento una persona vuota o arida, ve lo garantisco. Sono così. Amen.

Andrea

Anonimo ha detto...

è strano come il cattolicesimo sia spesso vissuto come uno stato "giovanile". io facevo pure il chierichetto e adesso schivo ogni tipo di celebrazione religiosa.
forse da piccoli siamo più vulnerabili o più influenzabili. forse non volevo essere diverso dai miei amici. non me lo sono mai veramente spiegato.
husker

Anonimo ha detto...

Purtroppo ho visto più funerali che battesimi e matrimoni e con l'educazione culturale negativa della morte che abbiamo noi occidentali, affronto Dio senza dogmi o preconcetti. Sottile è la linea tra preghiera e blasfemia agli occhi di chi professa di seguire il "Vero Dio". Trovo che la preghiera sia una forma bellissima di comunicare, il problema è l'iterlocutore.

Attilio

Anonimo ha detto...

Caro Franco,
eccomi sul tuo blog, interessante e molto bello, non me lo perdo più.
Hai toccato un punto forte e se vogliamo dolente, quello della spiritualità, che è importante, è una nostra parte, non possiamo e non dobbiamo negarla.
e sono d'accordo. Gesù è stato il primo vero grande rivoluzionario della storia, tutti uguali, tutti con gli stessi diritti e doveri, ma poi la Chiesa ne ha fatto ciò che ha voluto, una chiesa nella quale mi chiedo come si ci possa riconoscere. una chiesa che fa politica, gestisce finanze incredibili, lontana più che mai dalla spiritualità e dalla gente comune.
ti abbraccio,

claudia p

mirko72 ha detto...

Gesù Cristo era il John Lennon o il Kurt Cobain dell'anno zero, ne più ne meno. E' nato da sua madre perchè questa ha scopato (ops, fatto l'amore...)con un uomo. Tutto il resto è fantasia. La bibbia è pura fantasy, è "Il signore degli anelli" dell'antichità. Idem per ebraismo, islamismo, etc. Amen.

Anonimo ha detto...

GOD HATES US ALL! Tom Araya