venerdì 31 agosto 2007

Italian? No, I am not Italian, sorry!

Questo post della mia simpatica collega di Milano Alessia mi fa ricordare la mia vergogna all'estero, dove, grazie a moglie e figli pellechiaracapellibiondi "me la bosso", cercando di non "rivelarmi" (riuscendoci abbastanza bene). Look no logo indifferente-rilassato, estrema educazione civica e personale, et voilà, non se la danno. Senza patria! Anche se un po' mi dispiace: deve essere bello essere orgogliosi del proprio Paese.

giovedì 30 agosto 2007

La terza età

Macchè correre: stasera non riuscivo a scendere dalla macchina! Solito dolore alla schiena che si innerva a tratti alle gambe o al costato (e lì me la faccio sotto perchè penso a un infarto). "Cosa significa che il giorno prima di partire per le vacanze ho dei dolori che non riesco a camminare e quasi a respirare?" e Aldo l'ha detta sacrosanta: "Si chiama terza età". Che brutto invecchiare. Non è un dovere, dovere invecchiare (chi sto citando?), però, cazzarola. Mi sono imbottito di antiinfiammatori, e giù sudate e mal di pancia. E che bello spettacolo, che bella fine d'estate. Ma fra poche ore sono nella mia terra promessa. E chissà come mai: dopo un paio di giorni, in vacanza mi passa tutto. Comunque al rientro vado a farmi vedere da un osteopata (il mitico Fabietto). Ahi che dolor... "Che cos'hai? Sembra che l'hai preso in quel posto", simpatici i miei colleghi eh?

lunedì 27 agosto 2007

Memento mori


Il 27 Agosto 1950, 37 anni fa, il corpo senza vita di Cesare Pavese veniva ritrovato in una camera dell'Hotel Roma a Torino. Mentre ci penso mi arriva questo messaggio della mia amica Francesca (la cantante degli Anais): E' morto mio padre, senza che nessuno se ne accorgesse... Sfuggiamo continuamente al pensiero di questi eventi, ma è sbagliato. Bisogna prepararsi, pensarci più spesso. Perchè si vive meglio se si pensa al morire, dicono. Tutto assume una prospettiva diversa, sia la quantità che la qualità della vita che si vive. Anche i momenti di spensieratezza. E quelli di rabbia e tristezza.

mercoledì 22 agosto 2007

Run baby run baby run baby run baby run


Devo essere sincero: vuoi per l'ottima collana delle Vele Einaudi (raramente pubblica un titolo fiacco), vuoi per la schedatura "Sociologia", pensavo che questo libro parlasse della frenesia sociale, dell'eterna fretta che ci assilla, della rincorsa del tempo "produttivo" che ci angoscia un po' tutti, e non solo nel mondo del lavoro. Invece si tratta di un excursus nel mondo della corsa atletica "di resistenza" (mezzofondo, fondo, siepi, maratona), sport che comunque è una bellissima metafora della storia e della società. Weber tratteggia con passione e poesia le figure dei fondisti più leggendari (Abebe Bikila, Ryun, Coe, Fiasconaro!) e fa un parallelo fra la storia della corsa e quella della nostra società, dai tempi dell'Iliade a oggi, fra rituali, duelli, sguardi, fughe, generazioni e degenerazioni, solitudini, nostalgie, tempistiche, estetiche ed estasi, tirando in ballo letteratura, sociologia, poesia, politica. Vi dico solo che mi è tornata la voglia di correre nella natura, e che guarderò con occhi diversi i prossimi mondiali di Atletica! Perchè ora so che la corsa scava, svuota, prosciuga, restituisce in leggerezza quanto ha rapinato di morbido e sinuoso e che è sottrazione del meraviglioso superfluo che anni di benessere ci hanno regalato. E' regressione a una condizione primaria ed è al tempo stesso ascesi, perchè condanna ciò che è "bello" cancellando ogni traccia mondana. Non so voi, ma questa roba è quello che mi ci vuole, molto spesso, e soprattutto d'estate, a Paveto. Tutta salute, soprattutto mentale. Se vinco la pesante ma goduriosa pigrizia del dormire fino alle 10 e mezza, quando non lavoro. Vediamo a Stintino (correre alla Pelosa quando è deserta non dev'essere male). Vedrai, vedrai...

Cinque euro di felicità

Da qualche anno ogni estate viene caratterizzata dall'acquisto di un cd supereconomico (4 euro e 90) che mi colpisce per come da così poco si possa avere così tanto. Noi neoproletari non "ci acchiappiamo" tanto col download, sia per lacune tecnologiche che per mancanza di tempo, e allora ci dilettiamo nella ricerca di queste perle in saldo o sui banchetti dell'usato.
2005: compilation di Aretha Franklyn, Queen of soul (con la commovente I say a little prayer).
2006: compilation dei primi Byrds (Turn turn turn, Mr. Spaceman, Eight miles high...).
2007: compilation di Buddy Holly (That'll be the day, Maybe baby, Heartbeat...), un grandissimo che vi invito a conoscere sull'enciclopedico sito di Piero Scaruffi
Adesso scappo: devo seguire la dritta di Diego nell'ora della pausa-pranzo-saltato.
Ci vuole così poco a farmi contento!?

martedì 21 agosto 2007

Simpatiche sincronie

Alcuni sincronismi di gusto/sensibilità con amici lontani mi hanno fatto tornare la curiosità per questo argomento affascinante. E' che sento odore di paranormale, parapsicologia, new age, mistero, e mi ritraggo per diffidenza razionale e orrore dei numerosi cialtroni in materia. Certo è che mi succede spesso (soprattutto con mia moglie: spessissimo ci diciamo cose che entrambi stavamo pensando, oppure ci telefoniamo contemporaneamente): che esista veramente un ADSL dei cervelli affini/vicini in qualche modo? Non pretendo che esista un Senso, un Significato, un Destino universale condivisibile, solo capire come e perchè accadono certe coincidenze.
Vado a ripescare questo libro che avevo abbandonato tempo fa, e se riesco a finirlo vi racconto. Anche se non ve ne frega niente, 9 su 10.

sabato 11 agosto 2007

Le domande del mattino


In molti libercoli cosiddetti "motivazionali" (tipo Robbins, Re, Cambia la tua vita, Migliora la tua vita, Sorridi a tutti i costi, robe così, etcetera) compare questa lista di domande da farsi la mattina.
1. Che cosa mi rende felice adesso nella mia vita?
2. Cosa mi entusiasma adesso nella mia vita?
3. Di che cosa sono fiero adesso etc.?
4. Per che cosa sono grato in questo momento?
5. Cosa mi diverte adesso nella mia vita?
6. In che cosa mi sto impegnando in questo momento della mia vita?
7. Chi amo? Chi mi ama?
E queste sarebbero domande motivazionali? E se uno non sa cosa rispondere a più domande, cosa fa, si butta dalla finestra alle sette del mattino?!
E ci sono anche quelle della sera, più facili:
1. Che cosa ho dato agli altri oggi?
2. Che cosa ho imparato oggi?
3. In che modo oggi ho migliorato la qualità della mia vita?
ECCO. Poi dicono che la gente s'embriaca, non ha valori e si va a schiantare in auto. Perlomeno prima di suicidarsi si diverte un po', dopo certe domande drammatiche :-))
SCHERZO. Però, ragazzi miei, che fatica saper rispondere a quelle domande. Anche se è in fondo un modo per concentrarsi su quanto di bello e buono c'è nella nostra esistenza. Che fatica, però.
Allora, ce l'attacchiamo in bagno quell'elenco maledetto? Meglio di no eh?

The Housemartins - Build

Mi mancano gli Housemartins, cazzarola. Così come mi manca Luca Taddeo, grande batterista, un vero housemartin genovese. Luca, se ci sei batti un colpo! Stai costruendo anche tu un muro? Lo so che è dura, but don't fade away. Don't get LOST. I Caccalli ti aspettano alla SIP. Sempre.

Prefab Sprout - Appetite

Una delle canzoni dell'anno. Il video è uribbile, ma la canzone, le melodie, le parole...E' un momento così: sono in fase pop-romantica. "So if you take, then put back good. If you steal, be Robin Hood. If your eyes are wanting all you see...". Buona dolce estate a tutti. E non fate gli stronzi, se non lo siete.

venerdì 10 agosto 2007

Wilhelm Reich


"L'AMORE, IL LAVORO E LA CONOSCENZA SONO LE FONTI DELLA NOSTRA VITA. DOVREBBERO ANCHE GOVERNARLA"
Reich è uno dei pensatori più controversi (e rimossi) della cultura del secolo passato, soprattutto a causa della parte finale della sua attività di ricercatore che approdò a lidi quasi parapsicologici fatti propri dalla new age (date un'occhiata a www.orgonomia.org). Finì miseramente i suoi anni in carcere, sospetto nazista (sic!), sottoponendosi alla sperimentazione di nuovi farmaci (!), libri e laboratorio distrutti dalle autorità federali USA.
A me interessa di più la sua presa di posizione sulla psicoterapia elevata a strumento di liberazione mentale e fisica individuale e sociale (alias di "rivoluzione"): il suo testo La rivoluzione sessuale ebbe un forte impatto sui giovani del '68 (su cui non aleggiava ancora lo spettro dell'AIDS...), per la sua critica antiautoritaria alla famiglia, al matrimonio, e alla repressione sessuale-sessuofoba attuata sistematicamente dal Potere "borghese" ma anche da quello "comunista".
Trovo straordinari e sempre attuali anche Psicologia di massa del fascismo e Ascolta piccolo uomo.
Benchè uno degli allievi più brillanti di Freud, Reich, con le sue idee "comuniste", si rese inviso al mondo della psicoanalisi (espulso dalla Società Psicoanalitica Internazionale) oltre che osteggiato dal nazismo (esiliò a Copenhagen, Oslo e infine USA) e anche dallo stalinismo. Insomma, a seconda dei punti di vista, un grande rivoluzionario, uno scienziato all'avanguardia, un eretico, un visionario, un pazzo completo. Secondo me è un personaggio da conoscere e rivalutare, per la sua forte carica libertaria/liberatrice, e come "pecora nera", insomma uno di quei crazy beautiful loser che piacciono al sottoscritto: geniali, incompresi, maltrattati, anarchici e sopra le righe. Ma importantissimi, direi necessari, per la storia della nostra (contro)cultura.
Alcuni titoli di Reich:
Analisi del carattere, Sugarco
Ascolta piccolo uomo, Sugarco
La funzione dell'orgasmo, Il Saggiatore NET
La rivoluzione sessuale, Erre Emme
Psicologia di massa del fascismo, Einaudi
Sessualità e angoscia, Sugarco
Reich parla di Freud, Sugarco
L'assassino di Cristo, Sugarco
Il tic come equivalente della masturbazione (!!), Sugarco
Superimposizione cosmica, Sugarco
Su Reich:
Dadoun, Cento fiori per Wilhelm Reich, Spirali
Konitzer, Reich, Massari
Pez, L'energia orgonica, Macro.
E poi non dite che non sono il vostro libraio preferito, il vero Ministro dell'Ignoranza, come mi nominò buonanima Skinfy.


martedì 7 agosto 2007

xtc making plans for nigel

E questo è il video d'epoca di MPFN. Folli? Geniali? Beatlesiani alienati? Sicuramente un po' nervosi (sentite il mitico assolo!).
Indimenticabili, furiosi.

Big Daddy? XTC? Pavese?

Ecco, la musica è finita, gli amici se ne vanno (Ornella Vanoni?). Posto al volo prima di stramazzare il resoconto di una serata storica: riunione+prova del cd "Pavese" con Ze Barba (ovulo, forbici e libro), Andrea Richards (Fender), Attolo (armonica a bocca + grafica copertina), e il sottoscritto (record selecter, chitarra acustica e voce). Finalmente la prima prova completa del gruppo che presenterà a fine ottobre a Barolo il mio cd con le poesie di Pavese usate come testi per le mie canzoni. L'inizio di una leggenda. La rendition semiacustica sta prendendo forma decisa. Nelle pause, ascoltati i leggendari Big Daddy, gli XTC di Making plans for Nigel, varie delizie anni 80 (Stranglers, Ultravox, Killing Joke). Purtroppo il giradischi Technics per i vinili del "Vaso di Pandora" (il mio mobile in sala) è moribondo, ohimè, dopo 13 anni di gloria. Gran bella serata. Hey hey my my, rock'n'roll can never die :-)

lunedì 6 agosto 2007

The Smiths - There is a light that never goes out

Sarà che mia moglie è chiusa a casa con la polmonite. Sarà che in agosto faccio la vita del pendolare da una location che non mi entusiasma. Questa comunque è una delle mie canzoni preferite da sempre. E il video è di Derek Jarman, scusate se è poco. Sarà un agosto lungo e faticoso ma pieno d'amore, perchè "c'è una luce che non si spegne mai". E' solo questione di pazienza e atteggiamento. Forza Lu, ti amo.

mercoledì 1 agosto 2007

"Un buon non-compleanno"

canticchiavano in Alice nel Paese delle Meraviglie, quei personaggi inquietanti. Troppo vecchio per il rock'n'roll, troppo giovane per morire, diceva una vecchia canzone degli anni 70 (Jethro Tull? Boh). Stamattina mi ha svegliato, toccandomi con dolcezza sulla spalla, una donna di 90 anni (la bisnonna dei miei figli). Ecco: vorrei arrivare alla sua età con la sua stessa capacità di stupirsi e commuoversi ancora, di non dare mai niente di scontato, di considerare ogni giorno un regalo, leggere parecchio, tenermi aggiornato, e sorridere come lei sa fare. Perchè il malumore e la mancanza di umorismo e divertimento uccidono. Anche se non si muore.