domenica 18 gennaio 2009

Surrender?

Taci anima mia. Son questi i tristi
giorni in cui senza volontà si vive,
i giorni dell'attesa disperata.
Come l'albero ignudo a mezzo inverno
che s'attrista nella deserta corte
io non credo di mettere più foglie
e dubito d'averle messe mai.
(Camillo Sbarbaro, da Pianissimo, ed. Marsilio 2001)

Periodaccio. La bella foto di Lorenzo Giuli (presa qui) è emblematica, non solo di quanto continua a succedere a Gaza, ma anche della mia peace of mind, che non raggiungo mai, anche se continuo testardamente a sventolarne la bandiera, seppur fatta a brandelli dalla realtà di tutti i giorni. Su tutti i fronti, ahimè. Ma non la metto ancora via, la bandiera arcobaleno. Non voglio ancora sventolare la bandiera bianca.

Mommy's alright, Daddy's alright, they just seem a little weird. Surrender, surrender, but don't give yourself away...(Cheap Trick)

3 commenti:

silvano ha detto...

Non la mettere mai via è una delle cose per cui val la pena di battersi anche se sconfitti.
;)

marta ha detto...

Non solo per la mostruosa guerra a Gaza sono tristi giorni questi. Spiace anche constatare che viviamo in un Paese dove i vigili picchiano a sangue i passanti perché sono neri di pelle. E poi si fanno la foto per avere un bel souvenir.
Niente bombe né bambini morti. Però...

Clelia ha detto...

Ma arrendersi. Never surrender!!!

clelia