domenica 3 febbraio 2008

"Into the wild"

Sono andato a vedere Into the wild insieme a un mio "amico del cuore" (no, non è gay, anzi) che è venuto giù da Milano apposta per vederlo insieme a me, e poi ho capito perchè. E' un film che ti da una riga di emozioni e di cose su cui riflettere che ne esci scosso, se non distrutto, emotivamente (come già mi aveva anticipato Andrea). Sono due giorni che ci penso.
Alcuni flash/spunti di riflessione/momenti commoventi:
-la frase "La felicità non esiste se non è condivisa"
-soli si impazzisce, se non si muore
-il pianto del padre William Hurt
-la natura è ostile all'essere umano (almeno in Alaska)
-la bellezza del viaggiare senza meta
-l'importanza del leggere libri sempre, il più possibile, come nutrimento dell'anima
-la colonna sonora di Eddie Vedder
-la bellezza della ragazzina cantautrice hippie
-ma perchè ca**o non se ne è andato in Messico con la tipa?!
Insomma, un film indimenticabile, imperdibile, direi epocale. Ne parleremo ancora per parecchio. A questo mondo, questa società, non si sfugge, se non volendo/potendo pagare dei prezzi molto alti. Tanto vale viverci.

7 commenti:

Andrea Sessarego ha detto...

"ma perchè ca**o non se ne è andato in Messico con la tipa?!"
la risposta è nella N che incide sulla cintura; Hal Holbrook gli chiede che significa e lui risponde "Nord". Il richiamo del Grande Nord è più forte di qualsiasi cosa.
Il film è candidato a soli 2 oscar, per Hal Holbrook non protagonista e per il montaggio. Mi sa che l'America non si meriti uno come Sean Penn.

Franco Zaio ha detto...

E il vietato ai minori, non è uno schifo?! Quando poi non vietano certi horror al sangue per farci andare i pischelli...

Anonimo ha detto...

Un film molto bello che mi ha regalato grandi emozioni; avrebbe meritato più considerazione per le candidature agli oscar
Evidentemente si preferiscono film come Espiazione, raffinati polpettoni per signore bon-ton
Valter

listener-mgneros ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
listener-mgneros ha detto...

bhe penn un oscar l'ha vinto per un film pessimo strappalacrime...pensate a kubrick o chaplin o al grande hitc. nessuno di loro ha mai vinto un oscar...poi a qualcuno hanno cercato di rifilare quello alla carriera...da quando vincere o non vincere un oscar sancisce la grandezza del film o del regista?

Anonimo ha detto...

Considerando che a Domodossola non arriverà mai, lo metto in download..

Anonimo ha detto...

mi ha colpito una frase del film. "non venirmi troppo vicino, altrimenti
mi devo allontanare". è triste ed è vero, alcune persone, spesso
proprio quelle speciali, indietreggiano appena ti avvicini. RG