Finalmente è arrivato il nuovo numero di Compost, valorosa free-zine genovese a cura di Disorder Drama. Su questo numero lunga intervista "consuntiva" al sottoscritto (oggi ho visto Husker , autore dell'articolo, e gli ho detto: Beh, ora non mi resta che morire..). Dategli una letta on line oppure procuratevi la versione cartacea da Disco Club in Via San Vincenzo 20r, Books In The Casba in Via Prè, Grrrzetic Editrice in Vico Valoria. In effetti fa impressione (e anche un po' malinconia) vedere riunite le cose (e le stronzate, dirà qualcuno) combinate in campo musicale e paramusicale in oltre 20 anni. Tutto concorre a far presumere una svolta, o una fine. Per ora vado avanti. Esempio? Ore 8, metro di domenica mattina: strano 45enne registra al cellulare una melodia per una poesia di Antonia Pozzi. Cose così. Finchè se ne ha l'ispirazione e la forza necessaria. Finchè la Stanchezza non prende il sopravvento. Grazie Husker, grazie Matteo, e grazie al cielo che sono ancora qui a raccontare la mia storia, con la dovuta modestia, ma anche con il dovuto orgoglio.
8 commenti:
Sai cos'è la prima cosa che ho detto a Matteo sfogliando la copia da Gian? "Nooo! Avete messo la foto da morto!"...Comunque onore al merito, anche se avrei 100 cose da chiederti.
P.S. risolti i problemi cellularici.
Sono felice di far parte anch'io della storia (musicale e non) di quest'uomo.
Ma perchè sempre quella foto?
Sarebbe stata più bella quella in piazza ad Acqui Terme insieme all'altro chitarrista.
L'altro chitarrista concorda aulla foto di acqui, per l'altra c'é tempo ;-) !!!!
(Parola di verfifica: STIFFER)
Andrea
Modestia ed orgoglio ti fanno onore! Continua a raccontarti e raccontarci la tua storia
Clelia
grazie Zaio:)
Mannaggia, però: è saltata la parte sugli Anais! Scriverò un post per rimediare.
Ciao Franco, auguri di buone feste.
ciao, silvano.
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