venerdì 18 dicembre 2015

Come passa il tempo



Come passa veloce il tempo. E' già un anno che faccio il mio nuovo lavoro. Sono già 15 mesi che si è spento mio padre. Sono già 15 anni che abito nella mia attuale casa. Sono già 18 anni che è nato il mio primo figlio. Sono già 26 anni che sto con Luana. Sono già 14 anni che ascolto questa toccante versione di Time di Tom Waits.

Ed è da quando si è spento mio padre che penso: e a me, adesso, quanto tempo rimane? E ora che è diventato così prezioso, passa sempre più veloce. Prima dei 30 anni certi pomeriggi, finanche certe notti duravano 10 ore. Ora passano in mezz'ora.

2 commenti:

riccardo ha detto...

Bellissima esecuzione, questa della Amos. L'originale è di Waits, vero?
Certo, lui, con la sua voce "scartavetrata", fa sempre la sua parte.
Ma la Amos regge il confronto. Alla grande.
Comunque mi è piaciuto molto anche il post: spesso provo anch'io quel senso (come potrei dire?) di mortalità che avanza e faccio spesso dei bilanci su di me e sulla famiglia che ho formato.
Per non parlare della nostalgia per mio padre: altro punto che hai accennato con pudore.
Che cosa posso dire?
L'unica strada è custodire i nostri padri nel cuore, questo bizzarro muscolo, che tutto è tranne un muscolo.
Ma questo custodire non è poco.
La morte, poi, possiamo sempre cercare di farla ballare, finché dirigiamo la nostra personale orchestra... o vita che dir si voglia.
Buona giornata
Riccardo

Franco Zaio ha detto...

Grazie per il bellissimo commento, Riccardo. Buona vita!