giovedì 3 dicembre 2015

La lettera di Kobe Bryant



Lo ammetto: mi sono commosso nel leggere la lettera di addio, anzi di amore, al basket di Kobe Bryant, personaggio che tanto ha fatto amare il basket ai miei due figli. E ho capito una volta di più quanto la passione per lo Sport possa essere benefica e salvifica.

Caro basket, 
dal momento in cui ho cominciato ad arrotolare i calzini di mio padre 
e a lanciare immaginari tiri della vittoria nel Great Western Forum 
ho saputo che una cosa era reale:
mi ero innamorato di te.
Un amore così profondo che ti ho dato tutto 
dalla mia mente al mio corpo 
dal mio spirito alla mia anima.
Da bambino di 6 anni 
profondamente innamorato di te 
non ho mai visto la fine del tunnel. 
Vedevo solo me stesso 
correre fuori da uno.
E quindi ho corso. 
Ho corso su e giù per ogni parquet 
dietro ad ogni palla persa per te. 
Hai chiesto il mio impegno 
ti ho dato il mio cuore 
perché c’era tanto altro dietro.
Ho giocato nonostante il sudore e il dolore 
non per vincere una sfida 
ma perché TU mi avevi chiamato. 
Ho fatto tutto per TE 
perché è quello che fai 
quando qualcuno ti fa sentire vivo 
come tu mi hai fatto sentire.

Hai fatto vivere a un bambino di 6 anni il suo sogno di essere un Laker 
e per questo ti amerò per sempre. 
Ma non posso amarti più con la stessa ossessione. 
Questa stagione è tutto quello che mi resta. 
Il mio cuore può sopportare la battaglia 
la mia mente può gestire la fatica 
ma il mio corpo sa che è ora di dire addio.
E va bene. 
Sono pronto a lasciarti andare. 
E voglio che tu lo sappia 
così entrambi possiamo assaporare ogni momento che ci rimane insieme. 
I momenti buoni e quelli meno buoni.

Ci siamo dati entrambi tutto quello che avevamo. 
E sappiamo entrambi, indipendentemente da cosa farò, 
che rimarrò per sempre quel bambino 
con i calzini arrotolati 
bidone della spazzatura nell’angolo 
5 secondi da giocare. 
Palla tra le mie mani. 
5… 4… 3… 2… 1…
Ti amerò per sempre,
Kobe

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