Avendo lavorato 15 anni in libreria nel settore di Saggistica sono più portato alla non-fiction, nelle mie letture. Ogni tanto però capita che un romanzo mi tocchi il cuore: questo è uno di quelli. Sarà che ho una segreta passione per l'Islanda e i suoi scrittori, sarà l'età del protagonista, sarà per il suo agrodolce senso dell'umorismo nel dramma, sarà il fatto che ho capito quanto minime siano le nostre paturnie rispetto alle tragedie quotidiane di posti come il Medio Oriente, sarà che è un inno alla vita...
Sono contento che sia piaciuto tanto anche alla libraia Francesca della bellissima libreria Ubik-Rinascita di Sesto Fiorentino, che legge un sacco di Narrativa.
Uno dei "miei" libri del 2018.
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