venerdì 9 marzo 2018

La vita l'è bela







































C’è, c’è chi soffre soltanto d’amore,
chi continua a sbagliare il rigore.
C’è chi un giorno invece ha sofferto
e allora ha detto: “Io parto,
ma dove vado se parto,
sempre ammesso che parto”
Ciao a chi sbaglia a fare le strissie,
ciao a chi invece avvelena le bissie.
Uno tira soltanto di destro,
l’altro invece ci ha avuto un sinistro
e c’è sempre qualcuno che parte,
ma dove arriva, se parte.
E la vita, la vita,
e la vita l’è bela, l’è bela,
basta avere l’ombrela, l’ombrela
ti ripara la testa,
sembra un giorno di festa.
E la vita, la vita,
e la vita è strana, è strana,
basta una persona, persona
che si monta la testa
è finita la festa.
C’è, c’è chi un giorno ha fatto furore
e non ha ancora cambiato colore.
C’è chi mangia troppa minestra,
chi è costretto a saltar la finestra
e c’è sempre lì quello che parte,
ma dove arriva, se parte.
Ciao a chi sente soltanto la radio
e poi sbaglia ad andare allo stadio.
C’è chi in fondo al suo cuore ha una pena,
c’è chi invece ci ha un altro problema,
e c’è sempre lì quello che parte,
ma dove arriva, se parte.
E la vita, la vita,
e la vita l’è bela, l’è bela,
basta avere un’ombrela, l’ombrela
ti ripara la testa,
sembra un giorno di festa.
E la vita, la vita,
e la vita l’è bela, l’è bela....

(Enzo Jannacci - Renato Pozzetto, 1974)

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