martedì 20 marzo 2018

Mi dissocial



Non è pazzesco, surreale? Hai centinaia di "amici" sui social, e ti senti sempre più solo e incompreso! Com'è possibile? Possibile che la tua autostima si basi su like, visualizzazioni, commenti e condivisioni? Possibile che tu ti senta in grado e in diritto di giudicare e sentenziare, in maniera arguta e "catchy", dall'alto del tuo smartphone o della tua tastiera, senza un minimo di autoironia e autocritica?

Non essere sui social nel 2018 è quasi una forma di clandestinità, ormai. Così indispensabili a livello professionale-commerciale, ma anche così deleteri psicologicamente, socialmente (appunto) e umanamente, oserei dire.

E questo blog, è un social? Mah, non direi. Per me ormai è quasi un'agenda, un block-notes, una raccolta di appunti, senza obiettivi di "piacere", "essere commentato" o "essere condiviso".
Giusto per lasciare qualche traccia, di questi anni che passano sempre più in fretta.

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