sabato 31 marzo 2018

Buona Pasqua


(Quest'anno riciclo il mio post "pasquale" del 2010: stavo per scrivere le stesse cose, otto anni dopo...)

E' molto bello il concetto della pasqua come passaggio e addirittura risurrezione. Senza andare nel mistico o nel surreale, mi piacerebbe che questa pasqua significasse la resurrezione, la rinascita, il passaggio in meglio di tanti cristi, non solo del figlio del capo (JC Superstar). I poveri cristi senza lavoro, senza cibo, senza salute, senza affetti, senza futuro. E sono tantissimi. (...) Quindi è soprattutto a loro che vanno i miei auguri di buona pasqua, e anche al cristo che, volenti o nolenti, tutti abbiamo dentro (quello che soffre, prende schiaffi, perdona, lo mettono in croce).
La pasqua dal 2001 è anche la ricorrenza della morte di mio suocero, una persona speciale che mi manca ancora tanto. La sua scomparsa mi ha cambiato tantissimo, nell'approccio alla vita, così come la malattia di mio padre. E due lezioni ho imparato: 1) mai smettere di sorridere, coltivando il senso dell'umorismo e la consapevolezza dell'essere in qualche modo fortunati 2) deve esserci qualcosa fuori dal lavoro, perchè i soldi non danno la felicità.
Mamma mia, invecchiando divento sempre più banale e ingenuo! Scusate.
Auguri.

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