martedì 16 settembre 2008

Non corro più, io cammino


Ho smesso di correre, nel tempo libero: preferisco camminare, più o meno speditamente. Senza fretta, senza stress, senza record. Il gusto della passeggiata. Correndo, poi, non si può apprezzare quello che ti sta intorno. Non si "respira". Ho smesso in Sardegna a settembre, alla decima persona che incontravo in affanno cardiocircolatorio alle 7 del mattino, con iPod legato al braccio, sguardo nel vuoto, movimenti sospinti dalla musica (chissà quale, tra l'altro, certo non Satie nè Brian Eno, immagino). Il tutto in un posto incantevole in cui bastava ascoltare e guardare il mare (un posto così). E ho deciso di camminare, fermarmi, respirare profondamente, guardarmi intorno, a volte fare foto, a volte registrare sul cellulare una melodia. Stessi km percorsi (tra i 5 e i 7, lo dice il mio mitico contapassi), ma molto differenti i risultati. Forse anche questa è una forma di decrescita esistenziale ("Cuorre, cuorre, po te vene n'ictùs e cosa hai corso a fà": sentita a un semaforo a Sorrento).
Non ho detto che mi fermo, divento sedentario e semi-immobile, anzi. Una camminata continua, regolare e soprattutto il più possibile serena. Preferisco. Così non mi ferma più niente e nessuno. Chissà dove arrivo, sic. Non importa: l'importante è starci bene. O almeno non starci male.

10 commenti:

leorso ha detto...

"Essere lenti per essere veloci"

è l'unica "massima Taoista" che mi sono permesso di creare da quando pratico il Tai Chi.
La tua filosofia non è molto distante...

angela ha detto...

aumenta il passo quando attraversi la strada e all'occorrenza corri, potresti essere investito...

Anonimo ha detto...

Se non sbaglio chi ha "inventato" il jogging é morto d'infarto. Vado talmente di fretta tutti i giorni che l'ultima cosa che mi viene in mente nel tempo libero é correre (nemmeno sulla tastiera (della chitarra)).

Andrea

JANAS ha detto...

beh secondo me arriverai molto lontano...
anch'io amo osservare la bellezza e le cose che ci stanno intorno, per poi fermarle in una foto!
e mi sono accorta come sia difficile per me, farlo quando sto con persone che vivono con l'ansia, di fare mille cose in un giorno e con la paura del tempo che scappa, con le loro giornate programmate in cui cercano di metterci dentro di tutto, come in valigia che straripa di cose inutili, solo perchè non sanno selezionare le cose che veramente contano e meritano! così passeggio anch'io, con la mia macchina fotografica...e ogni tanto trovo cose meravigliose come un goccia di rugiada in una rosa che sboccia!

Franco Zaio ha detto...

Anche io ho un sacco di progetti, vorrei (ecco il condizionale maledetto) fare un sacco di cose, sono frustrato perchè vorrei giornate di 40 ore. E' solo che devo imparare a Respirare bene, senza affanno, perchè poi sto male. Già il Dovere esige una fretta paranoica. Nel tempo libero voglio essere meno stressato, tutto qui.

listener-mgneros ha detto...

manca solo l'elenco di cosa è lento e cosa è veloce. Tremo già.

Clelia ha detto...

Io ho imparato invece a correre, un pò per scaricare lo stress e un pò perchè la mia vita è diciamo frenetica. Adororavo correre sulla riva del tamigi e ricomincerò ... bè si la prossima estate... ora fa troppo freddo! Camminare ti dà mod di vedere molte più cose ma anche di riflettere di più... quasi una fase contemplativa. A volte una sana camminata ha maggiori effetti di una corsa all'impazzata!

saluti

Clelia

leorso ha detto...

Ho corso dietro alle donne, dietro a una palla, dietro a una macchina, dietro a uno scippatore, dietro alla polizia, dietro all'illusione di una vita senza corsa...mi è corso dietro
degli uomini (anche qualche donna, ma poche), uno scippatore, la polizia, i fascisti, delle situazioni difficili, delle paure, cani, cavalli, tori, gatti, topi, acari della polvere, polvere cosmica, Thor, Braccio di Ferro e Don Acciai di Alpicella.
Se vuoi che io corra dammi un motivo!

andrea sessarego ha detto...

Quando dico che vado in ufficio a piedi, c'è gente che mi guarda stranito "ma come, anche d'inverno?" già, non ci vedo nulla di strano, basta coprirsi, no? solo se c'è un diluvio allora prendo il bus. E cosa importa se mi becco il freddo sferzante sul ponte di Sant'Agata o il giro del vento all'uscita del tunnel di Brignole o se per giungere a destinazione ho la salitona di Via Fieschi? Tanto in forma non ci vado mai, visto che mi fermo per la seconda colazione e il cazzeggio nel negozio di Gian. Abbiamo la fortuna di avere un centro (da Brignole a Principe) facilmente percorribile a piedi, godiamocelo!

listener-mgneros ha detto...
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